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'Il diritto di manifestare civilmente e liberamente il proprio pensiero è garantito da quella Costituzione repubblicana che costituisce la legge fondamentale dello Stato e alla quale anche il primo cittadino Muzzarelli è sottoposto. La premessa parrebbe scontata ma occorre ribadirla, giacché secondo il Sindaco il corteo del 15 dicembre creerebbe rischi di ordine pubblico per la nostra città a causa dell’invasione da parte di non meglio precisati gruppi che verrebbero qui nella nostra città non a manifestare contro la legge sullo ius soli, ma a celebrare la 'cultura e i simboli del nazifascismo''. Così in una nota congiunta Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia chiedono al sindaco di non ostacolare la manifestazione dell'estrema destra in programma il 15 dicembre.
'I cittadini modenesi che nei giorni scorsi si sono presentati numerosi a firmare le sottoscrizioni dei partiti di centro-destra contro l’approvazione della legge sullo ius soli non condividono evidentemente la linea politica immigrazionista di quei partiti che, come il PD o Articolo 1, in consiglio comunale sollecitano assieme allo stesso Sindaco la sua calendarizzazione e approvazione in Senato. Rievocare un clima da guerra civile e la contrapposizione tra fascismo e antifascismo (che con lo ius soli non c’entra assolutamente nulla), chiedendo che le “autorità” vietino la manifestazione, ci pare un gesto inopportuno da parte del sindaco - continuano le tre forze del centrodestra -. Tuttavia, proprio per evitare possibili strumentalizzazioni demagogiche su un tema che ci appare serio e delicato, se davvero al corteo prenderanno parte gruppi estremistici e nel contempo i (tristemente noti) “antagonisti” dei centri sociali faranno una “contromanifestazione”, non daremo come Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia il sostegno all’iniziativa, confidando peraltro che il corteo possa svolgersi ordinatamente e senza incidenti di sorta anche grazie all’apporto delle Forze dell’Ordine'
IL TEMA
'Il “no” allo IUS SOLI ci vede compatti per evitare una legge assurda - affermano nel merito Lega, FI e FDI -, peraltro non presente in nessuna nazione europea, che sulla base di un’inaccettabile automatismo vorrebbe dare la cittadinanza a chiunque nasca in Italia, essendo sufficiente che anche solo un genitore straniero sia in possesso di un permesso di soggiorno UE di lunga durata ed esprima una volontà in tal senso (cosiddetto ius soli “temperato” o, meglio, scriteriato). Riteniamo che l’assimilazione a tutti i costi non può essere un dogma e conseguentemente la cittadinanza italiana non sia un “diritto”, ma una facoltà che l’interessato già oggi, in base alle leggi vigenti, può consapevolmente esercitare al termine di percorso consapevole (maggiore età per coloro che sono nati in Italia o dopo 10 anni di residenza per coloro i quali la chiedano). L’Italia tutto è tranne che un Paese “razzista” come sostengono taluni “benpensanti”, tant’è che in base ai dati ISTAT le domande di cittadinanza accolte sono in continuo crescendo (nel 2014 sono state 129.887 e nel 2015 sono state 178.035)'.
Giuseppe Leonelli
Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato .. Continua >>