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“L'assessore all’ambiente e alla mobilità sostenibile Filippi, in risposta ad un’interrogazione del gruppo consiliare Fdi-Popolo della Famiglia, nel corso dell'ultima seduta consiliare ha chiarito che la gestione dei trasporti pubblici locali è monitorata: difatti non vi sarebbero problemi di sovraffollamento essendo rispettato il limite di capienza dell’80% anche negli orari di punta e i contagi non avverrebbero sui mezzi pubblici, essendo questi ultimi costantemente sottoposti a procedure di sanificazione e areazione. Se così è, il green pass previsto per usufruire dei mezzi di trasporto pubblici appare ancor di più una misura assurda e iniqua, che va a colpire i soggetti più deboli quali appunto gli studenti meno abbienti di età superiore ai 12 anni (il governo ha chiarito che gli studenti under 12 potranno usufruire degli scuola-bus), le cui famiglie non saranno in grado di sopperire alla mancanza di mezzi pubblici mediante l’utilizzo di veicoli privati”.
Così Elisa Rossini ed Antonio Baldini, che nel corso del dibattito seguito all’interrogazione sono intervenuti.
“Sconcertante appare la difesa ad oltranza di tale provvedimento voluto dal governo Draghi da parte del capogruppo del Partito Democratico - secondo il quale gli studenti non vaccinati non debbono accedere ai mezzi pubblici per non rischiare di contagiare i soggetti più vulnerabili quali gli anziani - ed è la riprova, a maggior ragione dopo la risposta dell’assessore appartenente alla sua stessa maggioranza, che le misure governative non hanno ragioni di carattere sanitario ma politiche, per indurre con uno squallido ricatto gli incerti o i riottosi a vaccinarsi. Tuttavia così si rischia di far crescere le divisioni sociali dovute all’emergenza sanitaria ed economica e di innescare un vero e proprio conflitto sociale”.
“Al di là delle posizioni “ideologiche” ci vogliono scelte di buon senso quali ad esempio quelle suggerite dal Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Istituto della Regione Emilia Romagna con una lettera del 3 dicembre scorso indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Istruzione e al Ministro della Salute, nella quale si è giustamente sottolineato che gli studenti di età superiore ai 12 anni, pur essendo soggetti alla campagna vaccinale, non rientrano nella categoria degli obbligati al vaccino e ciò perché il governo ha scelto in linea teorica di garantire il diritto allo studio di ogni singolo studente nel territorio nazionale, indipendentemente dalle valutazioni sanitarie delle famiglie: se davvero si volesse evitare la diffusione dei contagi basterebbero quindi misure semplici quali l’obbligo di indossare una mascherina tipo FFP2 per gli studenti non vaccinati nell’utilizzo dei mezzi pubblici - aggiungono i due consiglieri -. Facciamo perciò un appello a tutte le forze di centro-destra presenti nel governo affinché, in sede di conversione del decreto legge n. 172 del 26 novembre, le parti più illogiche e inique del provvedimento siano quanto meno rivedute e siano recepite le giuste istanze dell’opposizione parlamentare in questo momento rappresentata nell’ambito del centro-destra da Fratelli d’Italia”.
Redazione Pressa
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