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Si è svolto ieri mattina in Prefettura il tentativo obbligatorio di conciliazione tra Fp/Cgil e Uil/Fpl, e la direzione di Hesperia Hospital Spa a fronte del preannunciato avvio della procedura di licenziamento collettivo, nel caso in cui i 20 lavoratori coinvolti (in prevalenza donne) non accetteranno il passaggio alla cooperativa Gsa con un nuovo rapporto di lavoro.
'Nuovo rapporto di lavoro che prevede l'applicazione di un contratto più sfavorevole rispetto ai trattamenti attualmente in godimento: per i lavoratori quindi si propone di aumentare l'orario di lavoro e di guadagnare meno, tutto questo tradotto in numeri significa una perdita secca tra i € 3.000 euro per gli inquadramenti più bassi e i € 4.000 all'anno per gli inquadramenti più alti, per lavoratori che hanno redditi di circa € 1.350 euro lordi al mese - fanno sapere i sindacati -.
Per non parlare poi del fatto che le nuove assunzioni non beneficerebbero delle tutele ex art. 18, nonostante i lavoratori siano dipendenti di Hesperia da numerosi anni'.
“Nel corso dell'incontro abbiamo assistito ad una chiusura totale da parte dell'azienda. - dichiarano i sindacalisti Alessandro De Nicola e Chiara Malagola di Fp/Cgil e Giuseppe Belloni di Uil/Fpl - Nonostante questo abbiamo fatto il possibile per tenere aperta la discussione”. I sindacalisti si sono concentrati su tre richieste: mantenimento degli attuali livelli occupazionali e dell'orario di lavoro, riconoscimento dell'attuale livello retributivo tramite superminimo e tutela ex art.18 in quanto dipendenti con anzianità comprese tra i 5 e i 35 anni.
L'Azienda nemmeno di fronte a queste proposte ha manifestato alcuna disponibilità a discutere, limitandosi a dire che “dovevamo ritenerci soddisfatti perché già la conservazione del posto di lavoro costituiva una tutela importante”.
“A questo noi rispondiamo: non ci faremo prendere per la gola! - riprendono i sindacalisti di Fp/Cgil e Uil/Fpl - I lavoratori del settore pulizie di Hesperia sono lavoratori che fanno bene il proprio mestiere e per questa ragione ricevono un compenso, il lavoro quindi non è una elemosina che Hesperia per il suo buon cuore elargisce.”
“Non riteniamo comprensibile un atteggiamento così arrogante nei confronti di lavoratori che da anni sono legati ad Hesperia se non con la volontà di produrre importanti diminuzioni dello stipendio. Di concerto con gli stessi lavoratori definiremo in assemblea la prossima settimana un percorso di mobilitazione per il riconoscimento di condizioni contrattuali e normative dignitose della professionalità dei lavoratori”.
Fp/Cgil e Uil/Fpl chiedono quindi alle istituzioni e in particolare a Ausl e Comune di Modena di intervenire su una vertenza che vede protagonista un’azienda privata, che beneficia anche di risorse pubbliche. “Siamo certi inoltre che la Direzione territoriale del lavoro profonderà la dovuta attenzione nei confronti della vicenda per evitare che si percorrano scorciatoie che taglino fuori le organizzazioni sindacali”.
Redazione Pressa
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