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'Trent'anni fa, il 18 maggio 1988, moriva Enzo Tortora, una figura ancora drammaticamente attuale e che ricorda ad ogni italiano come nel nostro Paese esista un problema legato alla amministrazione della giustizia'. A parlare è il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli.'In provincia di Modena i casi di persone riabilitate dopo procedimenti giudiziari durati anni sono diversi: penso al recente calvario subito dalla professoressa Maria Grazia Modena, ora definitivamente assolta dalle accuse, ma anche alle assoluzioni giunte nei confronti dell'ex patron della Cpl Roberto Casari. Le indagini sono sacrosante e il lavoro dei magistrati va rispettato sempre, ma sul fronte della giustizia abbiamo assolutamente bisogno di due cambi di rotta decisi: introdurre a tutti i livelli una vera cultura garantista e applicare tempi ragionevoli nella celebrazione dei processi'.
'Sul primo tema sottoscrivo in pieno l'appello della Camera penale di Modena che recentemente, pur tra tante polemiche, ha promosso la costituzione di un osservatorio che fotografi il modo in cui i media affrontano la cronaca giudiziaria - afferma Galli -. Troppo spesso gli imputati sono vittima di condanne mediatiche con le notizie che ricalcano esclusivamente il punto di vista delle procure, per poi essere assolti nelle aule di tribunale. Sulla lentezza dei processi è invece evidente come una giustizia che arriva a sentenza in sede civile e penale dopo anni e anni non è giustizia e Modena per quanto riguarda la tempistica è fanalino di coda in Regione'.
Nel nostro Paese, stando ai dati del ministero della Giustizia, sono 968 mila i processi che superano i limiti della ragionevole durata (tre anni per il primo grado, altri due per l'appello e un anno in Cassazione): oltre 345mila nel penale e quasi 623mila nel civile al 30 settembre 2017, secondo i dati del ministero della Giustizia.
In media un processo penale davanti al tribunale dura 707 giorni, 901 per quello d'appello, un anno per la Cassazione. Per una causa civile il primo grado è di 935 giorni in media, 709 per l'appello, 365 per il giudizio definitivo. Il carico di arretrato è di 3 milioni i processi da smaltire nel civile, oltre 1,5 milioni nel penale
'In questo modo - chiude Galli - si lasciano sulla graticola per anni persone che magari risultano innocenti. Anche dal punto di vista economico, questo dato è evidentemente scoraggiante per eventuali investitori che spesso sono spaventati da un Paese dove i tempi della giustizia non consentono di pianificare la propria attività'.
Redazione Pressa
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