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'La disponibilita' del presidente Stefano Bonaccini alla ricandidatura in Regione e' un'ottima notizia e offre un punto fermo da cui ripartire anche in Emilia-Romagna, come Pd e come centrosinistra. Bonaccini e' una figura che ha dimostrato in questi anni di saper aggregare il centrosinistra riuscendo, nel contempo, a parlare all'intera comunita' regionale'. Nel doppio doloroso post voto, prima delle politiche e ora delle amministrative, il segretario del Partito Democratico dell'Emilia-Romagna, Paolo Calvano, sembra vedere una luce in fondo al tunnel. E' appunto la disponibilita' di Bonaccini (oggi su 'Repubblica Bologna') a correre per un secondo mandato ('Io ci sono' a partire dall'attuale coalizione con cui non c'e' stato 'un solo giorno di crisi'). E il Pd tira un sospiro di sollievo: da tempo si sussurrava che Bonaccini potesse rivedere la scelta di un secondo mandato per andare a rimettere insieme i cocci del partito.
Dopo il flop Pd del 4 marzo, Bonaccini non si sarebbe troppo sbilanciato su una sua ricandidatura in Regione. Una prudenza -anche nei colloqui riservati- che ha fatto suonare il campanello d'allarme nel partito. La preoccupazione della dirigenza era che alla fine potesse imboccare altre strade: tentato dalla sfida del congresso nazionale o in rotta verso Strasburgo. E invece mentre e' dilianato perfino sull'idea-opportunita' di cambiare o meno il nome, il Pd (ri)trova (il suo) Bonaccini. Ovvero, come dice Calvano, l'uomo che sa 'aggregare il centrosinistra' e puo' forse contenere l'eterna litigiosita' dem. 'Credo non ci sia sindaco che si sia sentito escluso dal dialogo e dal confronto con la Regione, a prescindere dal colore politico e questo rappresenta un valore aggiunto perche' dimostra una capacita' di governo in cui tanti possono sentirsi rappresentati', evidenzia Calvano.
Letto il 'si'' di Bonaccini, Calvano affera: 'La scelta di mettere al centro l'autonomia emiliano-romagnola non in una logica egoistica anzi, con l'intento di rafforzare ancora di piu' l'Italia; gli investimenti per diffondere e qualificare il lavoro, decisi insieme a imprese e lavoratori e alle loro rappresentanze; il rilancio sulla sanita' e sui pronto soccorso nell'ultima parte della legislatura; la decisione di puntare sulla competitivita' attraverso infrastrutture migliorate nella loro progettazione in questi ultimi anni, possono rappresentare i cardini per il fine legislatura e elementi su cui confrontarsi dentro il Pd e insieme a tutte le forze politiche e civiche con cui condividere un nuovo progetto di governo, potendoci concentrare sulle idee e non sui nomi'. Nei giorni scorsi Calvano ha parlato della necessita' di convocare il prima possibile i congressi del Pd, 'per questo non posso che condividere le parole di Bonaccini rispetto all'urgenza di rilanciare l'azione del nostro partito, a tutti i livelli, attraverso congressi rigenerativi che mettano al centro come parole d'ordine il recupero dell'empatia intesa come capacita' della politica di mettersi nei panni dei cittadini e di calarsi nei loro problemi, andando oltre atteggiamenti burocratici e mettendosi al servizio della comunita', ascoltandone le istanze e le preoccupazioni. Qualita' che molti nostri amministratori hanno e su cui investire, con quello spirito unitario, quella compattezza e quella dialettica corretta e rispettosa che finora ha caratterizzato il Pd dell'Emilia-Romagna e su cui continuare ad impegnarsi'.
Oltre al segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, anche il sindaco bolognese Virginio Merola accoglie positivamente la disponibilita' di Stefano Bonaccini a correre per un secondo mandato come governatore dell'Emilia-Romagna. 'Condivido ogni parola di quello che ha detto il presidente Bonaccini oggi a 'Repubblica Bologna'. E la sua disponibilita' a un secondo mandato e' un'ottima notizia per chi si voglia impegnare per un governo del territorio', dichiara Merola. Aggiunge il sindaco di Bologna: 'Abbiamo bisogno di persone preparate e responsabili come il presidente della Regione Emilia-Romagna ha ampiamente dimostrato di essere in questo primo mandato'.
Redazione Pressa
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