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“Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma Dr. Livio Sabatini ha disposto l'archiviazione, con atto depositato il 23 gennaio 2019, della querela per diffamazione presentata a suo tempo nei miei confronti da Ilaria Cucchi, Giovanni Cucchi e Rita Calore, rispettivamente sorella, padre e madre di Stefano Cucchi, rappresentati dall'avvocato Fabio Anselmo, confermando la richiesta del pm, a cui i querelanti si erano opposti, che 'sulla scorta di evidenze documentali, ha chiesto l'archiviazione del procedimento non ravvisando gli elementi costitutivi del delitto di diffamazione in ragione delle modalità espositive del dichiarante attenutosi alle risultanze processuali emergenti all' epoca dei fatti'. Lo dichiara in una nota l’onorevole Carlo Giovanardi.
“Il Gip ha scritto nel provvedimento – prosegue - che le mie affermazioni nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara ‘non possono ritenersi diffamatorie’ in quanto ‘da un lato esse sono conformi al requisito di verosimiglianza del fatto nella parte in cui richiama la genesi dell'arresto (dovendo interpretarsi nel generale contesto della vicenda, tuttora sub judice, originata dall'arresto del giovane Stefano Cucchi per violazione del testo unico stupefacenti), dall'altro sono espresse con modalità espositive congrue, avendo il dichiarante manifestato le ragioni dei propri dubbi sulla scorta delle iniziali risultanze peritali richiamate nelle precedenti fasi del procedimento penale. Non vi sono pertanto spazi per ravvisare una obiettiva lesione della reputazione e dell'onore’”. “Questa mattina sono stato ricevuto dal Questore di Modena Maurizio Agricola a cui ho preannunciato la presentazione di denunce-querele per i firmatari dei più gravi messaggi di insulti e minacce nei confronti miei e dei miei familiari, tra le decine ricevuti via mail dopo che la signora Ilaria Cucchi aveva pubblicamente preteso le scuse per le mie dichiarazioni, ricordando che il mio doveroso interessamento alla vicenda Cucchi è stato sin dall' inizio motivato dall'incarico di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga. Tutto questo – conclude Giovanardi - con il massimo rispetto che nutro verso le sentenze Giudiziarie, sia quelle che sino ad ora mi hanno sempre dato ragione, sia a quelle che scaturiranno alla fine (e non all'inizio) dei processi in corso”.
Redazione Pressa
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