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La decisione di ieri del Ministro Speranza, di non riaprire gli impianti sciistici nemmeno in zona gialla, a sole 12 ore dalla data precedentemente prevista, è approdata in Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. “Il Governo Draghi, prima ancora del voto di fiducia, parte già col piede sbagliato. Il ministro Speranza non si smentisce: perpetua nella totale incapacità di programmazione e in scelte e tempistiche comunicative vergognose. Siamo cittadini o sudditi?” così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Barcaiuolo.
Solo pochi giorni fa, il 4 febbraio, il Governo Conte-Speranza e il CTS avevano autorizzato la riapertura delle piste da sci dal 15 febbraio nelle Regioni in zona gialla, tra cui la nostra. A 12 ore dalla ripartenza, lo stesso CTS dice che non ci sono più le condizioni e il Governo Draghi-Speranza decide un altro rinvio.
È la mazzata finale per tantissimi operatori: “Non hanno lavorato per mesi, subendo perdite enormi e per organizzare la riapertura hanno sostenuto spese, solo al Cimone circa 200mila euro, hanno assunto personale, venduto skipass, accettato prenotazioni alberghiere. Senza contare i rifugi che hanno giustamente riempito le dispense di viveri. Quando verranno ristorate queste imprese? Quanti soldi verranno stanziati per pagare i danni di questa scelta? Chi dirà ai lavoratori appena assunti che da oggi dovranno rimanere a casa? - continua Barcaiuolo - la scelta del Ministro, che può essere accettata nel merito, è vergognosa nel metodo. Ma nonostante tutto non ci stupisce, è il medesimo a cui ci aveva abituati nel Conte 2. E per fortuna che dovrebbe essere “tra i migliori” dell’Esecutivo”.
“L’Appennino modenese vive di turismo. E ad oggi, non solo non ha chiesto nulla, ma si è sempre fatto trovare pronto per iniziare a lavorare.
Merita il rispetto che si deve a cittadini che pagano le tasse, la dignità che va garantita ad intere famiglie che non lavorano dalla scorsa primavera. Chiederemo al Governo che oltre ai ristori, promessi e non ancora ottenuti, vengano risarciti per i danni di un Esecutivo scellerato”, conclude il Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
Tante perplessità che sono diventate oggetto di un’interrogazione assembleare: “Apprendiamo come il Presidente Bonaccini si dica “stupito” dalla scelta del Governo. Ci aspettiamo quindi che in qualità di Presidente della Conferenza Stato-Regioni, intenda sollecitare il nascente Governo Draghi affinchè l’intera filiera della montagna venga al più presto ristorata con quanto promesso, così come la categoria dei maestri di sci che a dicembre hanno ricevuto la promessa di un milione di euro di ristori. Quando verrà liquidato? Alla luce delle motivazioni addotte dal Ministro Speranza, quali sono i dati che giustificano la scelta di chiudere a 12 ore dalla ripartenza? Quando sono emersi? Quanto tempo è passato dalla emersione degli eventuali dati scientifici alla comunicazione del prolungamento delle chiusure?” tutte domande a cui il Coordinatore Regionale di FdI pretende risposta.