e-work Spa
Onoranze funebri Simoni
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
e-work Spa
articoliPolitica

Laura Martinozzi: una storia del 1672

La Pressa
Logo LaPressa.it

Questa rubrica è dedicata a chi come me apprezza le cose dimenticate, a chi si domanda da dove veniamo, a chi si piega di fronte alla bellezza, a chi non evita lo sconosciuto, ma al contrario se ne lascia turbare, a chi si meraviglia di quanto una città come Modena abbia da raccontare, e quanto debba essere raccontata


Laura Martinozzi: una storia del 1672
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

INTRO

Negli umidi scantinati, nei bollenti sottotetti d’estate, in vecchi cassetti incastrati di vecchi mobili, negli ultimi posti dove avrei cercato qualcosa di utile, nei primi posti dove invece penserei di trovare solo robaccia inutile… Ecco che a volte lo trovo, il mio piccolo ma inestimabile tesoro. A quel punto mi inchino al cospetto dell’oggetto ritrovato, gonfio d’orgoglio lo esamino senza toccarlo, lo annuso, gli occhi mi si assottigliano e un sorriso soddisfatto e puerile nasce sul mio viso. Questa rubrica è dedicata a chi come me apprezza le cose dimenticate, a chi si domanda da dove veniamo, a chi si piega di fronte alla bellezza, a chi non evita lo sconosciuto, ma al contrario se ne lascia turbare, a chi si meraviglia di quanto una città come Modena abbia da raccontare, e quanto debba essere raccontata.

Ma soprattutto, questa rubrica è dedicata a chi, queste cose, non le ha mai ritenute interessanti.

 Laura Martinozzi

 “Laura Duchessa di Modana, Reggio, e…” Così leggo nelle prime righe di un gracile e piccolo foglio di carta, misurerà circa 20x30 cm. Laura Duchessa di Modana? Su Wikipedia scopro la vita di una donna completamente dimenticata. Leggo: ” Laura Martinozzi (Fano, 22 aprile 1639 – Roma, 19 luglio 1687) fu una delle cosiddette Mazarinettes, cioè una delle nipoti del cardinale Mazarino. Venne data in sposa al duca Alfonso IV d'Este, diventando duchessa, poi reggente in nome del figlio, di Modena e Reggio. (…). Nel giro di pochi mesi, fra il 1661 ed il 1662, perse il figlio primogenito, il marito (il duca Alfonso IV d'Este), lo zio cardinale Mazarino, cui era sinceramente affezionata.

Divenne madre di Maria Beatrice d'Este (futura moglie di Giacomo II d'Inghilterra e quindi regina d'Inghilterra) e si trovò la responsabilità, a 23 anni, della gestione dello Stato.”

Riguardo il foglio, lo metto ad un paio di metri da me. Fisso quella firma – Laura – pensando a quante cose ci siano dietro quel nome scritto. Laura. Mi rimetto a leggere qualcosa su di lei, cerco su internet, cerco su alcuni libri di storie locali, mi perdo, mi perdo di brutto. Questa che segue è più o meno la vita di Laura Martinozzi, o almeno una parte della sua vita, degna di un romanzo. Il Ducato di Modena, non prevedeva la successione in linea femminile, ma il fato sì. Laura si sposò con Alfonso d’Este, principe ereditario del Ducato di Modena, nel 1655, e alle nozze seguirono circa 2 settimane di festeggiamenti: sarebbero stati ben pochi gli altri momenti felici della sua intensa vita.

Il suocero di Laura, Francesco I, forse il più importante dei duchi modenesi, nominato Generalissimo delle truppe francesi in Italia, morì il 14 ottobre 1658 per le febbri malariche contratte durante una campagna contro l’esercito spagnolo, lasciando in questo modo al figlio Alfonso IV, marito di Laura, il titolo di Duca di Modena. Alfonso IV regnò soli 4 anni, dal 1658 al 1662, anno in cui morì di tubercolosi. La ventitreenne Laura diventò quindi reggente del Duca (“Duchessa”, rileggo sulla carta).

All’epoca il principe ereditario, Francesco II, aveva 2 anni, e la sorella maggiore Maria Beatrice, ne aveva 4. Così la donna che il Tiraboschi descrive “Donna di animo e di senno virile” si ritrovò prima e unica Duchessa, responsabile della gestione della città, dello Stato, della politica estera, in un ambiente dove si doveva aver paura dei sicari, ma dove quegli stessi sicari si potevano anche assumere.

Circondandosi delle persone giuste, come il conte Girolamo Graziani, e crescendo il figlio, riuscì a superare dignitosamente ogni dissidio e problematica, subendo però la richiesta di dare l’amata figlia, quindicenne, in sposa a Giacomo Stuart d’Inghilterra, quarantenne. Dico subendo perché quel matrimonio fu voluto, per motivi politici, da tutti, compreso il Papa Clemente X, tranne che la diretta interessata, e la stessa Laura accompagnò in Inghilterra la figlia, nel 1682.

Maria Beatrice sarà l’unica donna italiana a diventare Regina d’Inghilterra.

Nel frattempo il figlio, tredicenne, rimaneva a Modena, attorniato da altri parenti. Laura, il cui viaggio fu ben più lungo del previsto (il parlamento inglese era ostico ad una neo-regina cattolica), tornò nei giorni del compimento dei 14 anni del figlio, che “perciocché egli compiuto che ebbe l'anno quattordicesimo di sua età, credendosi non più bisognoso di tutela, assunse il Governo de' suoi Stati. Né a lui mancarono consiglieri di questo; anzi fu creduto, che vi contribuissero non poco le insinuazioni de' Principi Luigi, Foresto, e Cesare' (Muratori, p. 594)

Quindi, incredibile ennesimo colpo di scena, la povera Laura nel giro di un paio d’anni fu costretta a lasciare Modena in malo modo, rifugiandosi a Roma e in diversi soggiorni all’estero. Morirà il 19 luglio 1687 per diversi problemi di salute.

Riguardo quel documento, “Laura”, la data, 1672. Laura lo ha firmato a 33 anni, 10 anni dopo la morte del marito, quindici anni prima di morire, un anno prima di partire per l’Inghilterra con la figlia. Quel documento è un attimo della sua vita, l’attimo che ha impiegato per firmarlo. Il contenuto del documento? Ha perso, dopo tutte queste vicende, il mio interesse.

Piero Palmieri 


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Onoranze funebri Simoni

Acof onoranze funebri
Politica - Articoli Recenti
Nomine, Azione stronca Muzzarelli: ..
'Con la candidatura di Rotella come uomo di Muzzarelli le sedie di Hera diventano ..
18 Aprile 2024 - 17:20
Tour nei quartieri, Negrini parte ..
'L’opinione di ogni cittadino è preziosa e fonte di idee per migliorare: è così che ..
18 Aprile 2024 - 15:23
Vicepresidenza Hera, ultima zampata ..
Sul nome di Rotella si assiste a una forte spaccatura all'interno della coalizione che ..
18 Aprile 2024 - 14:44
Suicidio medicalmente assistito: il ..
L'atto con cui si chiede l'annullamento delle delibere della giunta regionale è stato ..
18 Aprile 2024 - 13:15
Politica - Articoli più letti
Ferocia green pass, ora vivere in ..
Se regole irrazionali che nulla hanno a che vedere con la pandemia (che pur esiste sia ..
03 Febbraio 2022 - 07:40
Follia super Green pass: ora per i ..
Gli under 50 pensano non è un problema loro, i vaccinati si sentono al sicuro e gli over 50..
13 Febbraio 2022 - 08:38
Orrore Green Pass: noi non ..
Noi proveremo per voi compassione e fastidio, pietà e nausea. Ma non vi perdoneremo. Come ..
26 Gennaio 2022 - 11:21
Sport vietato ai 12enni senza super ..
L'Italia del premier osannato come il cavaliere bianco in grado di evitare il default, lo ha..
23 Gennaio 2022 - 10:58