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'Nella settimana dal 24 al 30 settembre 2018 tutti coloro che pagano il Consorzio di Bonifica Centrale di Reggio Emilia (tra cui anche alcuni residenti in Comuni Modenesi come Carpi e Sassuolo) potranno votare per le elezioni del Consiglio di Amministrazione. A noi interessa porre all’attenzione dei cittadini due riflessioni importanti'.
A parlare è Stefano Pelliciari, consigliere Consorzio bonifica Burana.
La legge del più forte
'Le regole elettive sono definite dallo statuto scritto dalla Regione Emilia Romagna, uguale per tutti gli 8 Consorzi di bonifica presenti sul territorio, e dettato dalla legge regionale 5/2010. Riassumendo sinteticamente gli elettori vengono suddivisi in 4 sezioni in base al contributo che versano al Consorzio (art.10 comma 1 dello Statuto) :
Le suddivisioni dei 20 consiglieri eletti sono definite all’art.10 comma 4 sempre dello Statuto :
Ad una lettura superficiale questo potrebbe sembrare un metodo come tanti per una elezione democratica dell’Ente, ma se ci addentriamo nel merito scopriamo che i voti disponibili sono 252.
512 e sono cosi suddivisi nelle 4 sezioni:
Ecco allora che scopriamo l’iniquità di questo sistema elettivo in cui i 176.259 votanti della sezione 1 (per lo più proprietari di appartamenti) eleggono appena 4 consiglieri mentre i 709 votanti della sezione 4 (per lo più grandi possidenti terrieri) eleggono 5 consiglieri.
L’impianto permette che il voto del Consorziato nella sezione 4 valga come 310 voti del Consorziato della sezione 1; in altre parole, facendo un paragone con il sistema elettivo politico, possiamo affermare che il voto del Paperon De Paperoni Italiano possa valere 100.000 volte il voto di un cittadino medio. Sembra quindi risultare facile alle grandi lobby agricole il controllo dell’Ente, facendo coincidere gli interessi dei grandi possidenti terrieri, che hanno un interesse irriguo ed il cui voto ha un peso maggiore, rispetto ai proprietari di piccoli appartamenti o appezzamenti il cui interesse è espressamente di bonifica e di contrasto al dissesto idrogeologico'.
'Ci sorge spontanea la domanda di come possano i cittadini, rappresentati nella lista “Progetto Ambiente” presente nella sola sezione 1, sperare di avere un certo peso all’interno del Consiglio di Amministrazione che probabilmente è già assicurato per i candidati della sezione 4? - continua Pelliciari -. Chissà se i due assessori Regionali Gazzolo e Caselli, che dovrebbero controllare il democratico funzionamento di questi Enti, sono al corrente dei dati? Ricorderemo Loro che la Costituzione all’articolo 48 recita: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico…“ Interessante sarà anche sapere il parere della Corte Costituzionale sulla faccenda'.
La farsa del voto telematico
'Sempre in merito alle elezioni nel Centrale risulta estremamente ridicola la vicissitudine del voto telematico che avrebbe dovuto essere attivo entro il 2012, con lo scopo di aumentare una scarsissima partecipazione alle elezioni da parte di tutti i consorziati (in tutti i Consorzi si attesta tra l’1% ed il 2% degli aventi diritto). Nelle passate elezioni di fine 2015 nessun Consorzio se ne era dotato, ma le proteste furono tante e tali da spingere il Commissario Zambelli, nominato dopo il commissariamento del Centrale a causa di brogli nelle elezioni, a prendere in considerazione il metodo in futuro - continua Pellicciari -. Il 28 settembre 2017, con delibera 404/2017 , viene accettato nella forma di voto telematico adottato solo con apposita strumentazione presente al seggio elettorale, non essendo in grado di assicurare il riconoscimento del votante con la procedura web (forma già da noi contestata perché non rispondente all’obbiettivo di aumentare la partecipazione al voto essendo necessaria comunque la presenza del votante al seggio , quando avrebbe potuto votare tranquillamente da casa). Apprendiamo poi che con la delibera 414/2018, l’Amministrazione del centrale ha ritirato questa possibilità perché “ … la Società esterna che ha curato il progetto per l’adozione del voto in forma telematica non ha ancora completamente predisposto e collaudato il programma che gestisce il voto in forma elettronica”. Duole ricordare che in Estonia tutti i cittadini sono dotati di un ID personale, segreto ed univoco con il quale possono votare alle elezioni, gestire le operazioni bancarie e qualsiasi documento della pubblica amministrazione. Ancora una volta non si ottempererà alle parole scritte nello Statuto all’art.18. Ce ne faremo una ragione anche in questa occasione. Ma non siamo disposti a far cadere le promesse nel vuoto ed interpelleremo ancora una volta i due assessori Regionali Gazzolo e Caselli spingendoli a trovare soluzioni che Lepida Regionale sembrava avere già nel cassetto'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>
