'Se dovessi rifare un lockdown domani, non lo rifarei come l'abbiamo fatto. Non si può chiudere un intero paese quando non ce n'è alcun bisogno' - ha detto il medico 67enne, ex assessore alla sanità, il politico che ha chiuso i punti nascita di Pavullo, Castelnovo Monti e Borgotaro in Emilia Romagna. Punti nascita che i cittadini attendono ancora vengano riaperti dopo le promesse elettorali di Bonaccini.
Venturi è uscito con questa perla di rara sagacia, due giorni fa in un diretta social coi Giovani Democratici. E ha aggiunto pure: 'Ho molto rispetto decisioni prese in quelle settimane, da chiunque. Lo ha fatto non immaginando di prendere decisioni sbagliate. Ma sarebbe tragico se non imparassimo da ciò che è accaduto'. Parole di verità, ma assolutamente tardive e che sconfessano l'intera politica sanitaria del Governo nei mesi di emergenza.
Una politica che ha causato danni enormi all'economia e ha piegato la tenuta psicologica ed economica delle famiglie italiane. Fabbriche chiuse, droni, multe, autocertificazioni, funerali vietati. Lo stesso Venturi che minacciava i runner solitari e Bonaccini che invitava, con fare da Clint Eastwood, a visitare insieme a lui le terapie intensive prima di osare ad uscire di casa senza motivo. Tutto in nome dell'esigenza di 'salvare vite'. Ora Venturi, dopo avere incassato un compenso da 18.400 euro per due mesi di lavoro da commissario ad acta, se ne esce dicendo che è stato un errore. Ma sì, abbiamo scherzato... Ci siamo sbagliati gente! Prossima volta faremo meglio.
Ecco, nella visione di Paride per La Pressa il presidente Bonaccini non la prende benissimo...
Leo



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