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M5S: 'Alluvione, basta con la folle legge urbanistica regionale'

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Con Mvp e Unione Popolare: 'Sistema arginale non conforme a indicazioni europee che prevedono argini per TR200, nemmeno a dettami anni 90 del Magistrato del Po'


M5S: 'Alluvione, basta con la folle legge urbanistica regionale'
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'Questo è innanzitutto il momento di soccorrere i cittadini colpiti dalla catastrofica alluvione dei giorni scorsi. Il momento di supportare i soccorritori che lavorano senza tregua e di aiutare le famiglie colpite da danni di ogni tipo o da lutti. Però è anche il momento chiedersi perché ciò sia potuto accadere, che non significa fare polemica ma provare ad evitare altre tragedie simili in futuro. Non ne possiamo più della retorica del “…ce la faremo anche questa volta”, che alcune autorità sbandierano in televisione. È vero “Ce la faremo anche questa volta”, ma ce la faremo nonostante la miopia con cui si è governato in questi anni. Continuiamo a dirlo in tutti i modi possibili: questo sistema di sviluppo non è sostenibile'.
Così in una nota congiunta il Movimento 5 Stelle di Modena, Modena Volta Pagina e Unione Popolare.

'Inascoltati ed a costo di essere sbeffeggiati, continuiamo a denunciare politiche assurde di devastazione del territorio, di consumo di suolo senza criterio. Politiche avallate da una legge regionale urbanistica irresponsabile, fortemente voluta dal Pd, una legge urbanistica che non risolve i problemi dell’abitare,e della pianificazione territoriale ma li aggrava. Afferma il professor Paolo Pileri, ordinario del Politecnico di Milano: “…l’Emilia-Romagna, da anni, consuma suolo come se non ci fosse un domani, parandosi dietro la legge urbanistica regionale 24 che, nella tutela del suolo, fa letteralmente acqua da tutte le parti. Ora i nodi vengono al pettine”. Alle nostre critiche per le esondazioni è stato risposto di tutto, anche che: ”… è colpa delle nutrie!” No, è colpa è di chi governa senza accorgersi che il clima è cambiato.
.
Le “nutrie colpevoli” siamo noi o, meglio, coloro che non vogliono smettere di cementificare in ogni dove, di conservare questo fallimentare modello economico sociale - continua la bota -. Fallimentare come le politiche di prevenzione dalle piene alluvionali prive di azione preventiva. Le norme europee imporrebbero di mettere in sicurezza i territori anche per grandi piene che possono ripetersi ogni 200 anni (Tempo di Ritorno - TR200 anni). In regione, invece, abbiamo opere di prevenzione per piene che possono accadere ogni 20 anni, TR 20 anni. Nel roboante comunicato del sindaco Muzzarelli, non c’è traccia di questi dati'.

'Prendiamo l’esempio della Romagna. Dopo sole due settimane dalla prima alluvione, la Romagna si è trovata ad affrontare un alluvione peggiore negli stessi luoghi. Dopo quindici giorni si è ripetuto un evento che le cronache storiche prevedevano ogni mezzo secolo (TR50). Non vi è traccia di questa consapevolezza nelle parole del nostro sindaco. La realtà imporrebbe, invece, di dichiarare che a Modena siamo stati fortunati. E’ vero che la manutenzione è stata effettuata, che si è sagomato il Secchia per chilometri, allargandolo e alzandolo ed altrettanto sul Panaro, per brevi tratti, ma la realtà è che si è rimasti ai livelli di contenimento dell’alluvione del 2020 e cioè con TR20. Cioè i nostri argini sono adatti a contenere solo piccole piene come quella di questi giorni. L’alluvione del 2020 era al limite del livello previsto per le piene piccole. Il nostro sistema arginale non è conforme alle indicazioni europee che prevedono argini per un TR200 e nemmeno ai dettami del Magistrato del Po degli anni ’90. Il 17 maggio scorso il Secchia aveva una portata massima inferiore alla piena piccola TR20. Anche la cassa di espansione del Secchia garantisce una sicurezza del fiume solo per le piene piccole. Ogni primavera ed autunno vivremo così in continuo stato di allarme e vigilanza. Assurdo, quindi, il proclama del sindaco su una inesistente piena enorme, che invece ha allarmato solo per le condizioni insufficienti dei nostri argini e che fa muovere la macchina dell’emergenza che costa un sacco di soldi.  Totale solidarietà, quindi, con le popolazioni colpite ma basta con le ipocrisie: sono necessarie politiche radicalmente diverse da quelle attuate da chi governa sia in tema urbanistico, sia di consumo di suolo, sia di prevenzione dai dissesti idrogeologici. O cambiano le politiche o ci ritroveremo tra qualche tempo con  l’ennesimo disastro ambientale ed umano' - chiudono M5S, Mvp e Unione popolare.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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