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TiRendiConto.it è il portale on line del Movimento 5 stelle attraverso il quale era possibile consultare, fino a dicembre 2017, quasi in tempo reale, i compensi, le spese e le “trattenute” dei consiglieri regionali e dei parlamenti del Movimento.
Uno strumento di trasparenza su cui gli attivisti hanno fondato la loro ragion d’essere anche in Emilia Romagna.
Sul sito dei pentastellati si legge infatti che: ”Il MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna ha sottoscritto in campagna elettorale un accordo per cui gli stipendi dei propri consiglieri regionali non avrebbero potuto eccedere i 5.000 euro lordi. Il gruppo regionale dell’Emilia-Romagna ha deciso di mantenere fede all’impegno preso, fermo restando che ogni consigliere, a seconda della propria situazione personale, ha piena facoltà di ridursi ulteriormente lo stipendio. Le spese verranno rendicontate in maniera puntuale (a piè lista) e comprendono le spese di trasporto per recarsi in Regione e sui territori, tutte le spese correlate alla propria attività di portavoce (pasti, alloggi fuori sede, ecc.
ecc…), più una quota relativa ai contributi previdenziali, anche questa calcolata secondo la situazione personale di ogni portavoce e si prevede una copertura per spese legali ancora da definire. In ogni caso le indennità di funzione (capogruppo e vicepresidenti di commissione) verranno integralmente restituite al netto delle tasse dovute.Le eccedenze verranno restituite alla Regione, in apposito fondo di sostegno al microcredito per le Piccole e Medie Imprese, fondo che al momento (febbraio 2017) la regione non ha ancora attivato interamente, in attesa di attivazione di tale fondo si prenderà in considerazione il versamento delle eccedenze al fondo di Microcredito Nazionale”.
Ebbene da gennaio 2018 non vi è più traccia di alcuna rendicontazione. 5 mesi in cui i consiglieri regionali e i parlamentari (ma per i parlamentari può forse valere la giustificazione della fine della legislatura) hanno continuato a percepire tutti i compensi legittimamente loro spettanti.
Perché?
Guardando poi alle spese rendicontate fino a dicembre non può certamente sfuggire che le cosiddette “eccedenze” destinate al fondo di sostegno per il microcredito si differenziano notevolmente da consigliere a consigliere. Bertani il più generoso con 106.210,33 euro ad oggi restituiti e la consigliera regionale modenese Gibertoni con l’importo più basso, ovvero solo 26.492,52 euro (in quasi 4 anni dall'inizio del mandato elettivo).
Se è bene ricordare che si tratta di risorse che volontariamente i rappresentanti politici del M5s devolvono al fondo sopracitato è altrettanto vero che per un Movimento che ha fatto della trasparenza e delle regole condivise uguali per tutti un must la parità di trattamento e la pubblicazione dei dati parrebbero capisaldi difficilmente derogabili.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>