'Non si ricordano episodi di interrogazioni alle cui richieste chiare e precise, anche se imbarazzanti per l'assessore di turno, non venga data risposta alcuna e le si trasformi in un atto di accusa verso una consigliera comunale, che osa fare il proprio dovere in quanto eletta in consiglio comunale. E’ quanto avvenuto durante la seduta del Consiglio Comunale del 5/6/2025 nella quale l'assessore Guerzoni, anziché dare risposta ai quesiti da me posti, si è esibito in un maldestro contrattacco inquisitorio sulla fonte e i tempi delle mie conoscenze, quasi avessi violato qualche segreto di stato.
Che mai si nasconderà? Ciò che è evidente per tutti: i passi carrai concessi sui varchi in via Saragozza della ex Caserma Fanti, ora condominio di lusso, non solo sono pericolosi per il passaggio, ma in evidente contrasto con la originaria struttura storica dell'edificio, come attestato da un disegno acquerellato dello stesso risalente al 1828, e passibile di ulteriori indagini ordinate dalla cassazione di Bologna e intervento del gip di Modena. Una brutta storia che presenta anche risvolti di natura penale'. A parlare è il consigliere comunale Maria Grazia Modena.
'Bastava chiarire la posizione del Comune. Invece no.
Un attacco personale che, oltretutto, forse anche perchè donna, ha goduto della proverbiale gentilezza sbandierata, ma clamorosamente smentita della maggioranza per il gentil sesso, specie se esula dal suo, fedele, silenzioso, sottomesso. Un atteggiamento “doppiamente” poco edificante: pubblici attacchi è un vero e proprio interrogatorio sulle fonti e i tempi di acquisizione della documentazione che ha permesso a Modena per Modena di chiedere spiegazioni attraverso un’interrogazione, che non nasconde certo le segnalazioni del Comitato dei residenti di Via Saragozza e di Italia Nostra, nonchè tutta una serie di notizie riportate dai siti Internet, accessibilissimi a tutti. Perchè “doppiamente”: perchè non è bastata l’assurda reprimenda dell'assessore, ma ha trovato l’immediata sponda del presidente del Consiglio, che non ha ancora molto chiaro il suo ruolo di garanzia verso i consiglieri, che ha rincarato la dose nei fatti, nei toni e negli sguardi (da inquisizione). Forse nella foga accusatoria ha dimenticato che il presidente può sicuramente intervenire, ma per correttezza, come si è sempre visto fare, dovrebbe lasciare al vice anziano il suo scranno e sedersi in posizione paritetica tra i consiglieri. Ma evidentemente le quattro paginette di regole e procedure Carpentieri proprio non riesce a impararle (e non sarebbe la prima volta)'.
'Quando poi il tutto passa alla stampa nella versione premiante
della giunta allora non si può proprio tacere, ribadendo che: Italia nostra ha inviato una comunicazione ufficiale sull'intervento del Gip a tutti, sindaco, giunta e consiglieri, in base alla quale è stata presentata l'interrogazione. L'assessore Guerzoni avrebbe saputo della decisione solo dalla stampa? Ma forse l’assessore in quel momento era distratto, certamente non io, che ho appreso notizie pubbliche, come tutti gli altri. Le stesse informazioni sono state pubblicate sul sito di Italia nostra, cui dobbiamo questo atto di trasparenza cosi malamente celato in maggioranza consiliare, tant'è che lo stesso comitato dei residenti di via Saragozza si è giustamente allertato. Chiarite le date e le successioni temporali, ben facili da controllare, torniamo a porre la stessa domanda: come si comporta il Comune di fronte a questa grave situazione? Quali sono le sue posizioni, oltre il generico disco rotto della fiducia nella magistratura? Assessore ha la cortesia (dovere) di rispondermi oppure si ostina ancora a fare lo struzzo?'