'Minori stranieri non accompagnati, esplode la spesa per l'accoglienza, urge chiarezza sui conti'

Il Capogruppo di Forza Italia in Comune Giacobazzi: 'Dal Comune 800.000 euro in più solo nel 2022 a chi già gestisce il servizio. Per gennaio pronto un milione di euro per chi gestirà l'inserimento lavoro. Serve trasparenza sul servizio e tutela per i minori'

Sono alcune domande contenute in una delle due interrogazioni presentate dal Consigliere Comunale capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi sul tema della presa in carico, da parte del Comune, dei minori stranieri non accompagnati. 'Una interrogazione - spiega lo stesso Giacobazzi - verte sulla delibera di integrazione da 800.000 euro per la gestione nel 2022 del servizio per un numero maggiore di minori, ed una seconda sulla ulteriore proroga di un mese ad una srl legata a Porta Aperta che già gestisce il servizio inserimento al lavoro da due anni, e in attesa di mettere a bando il servizio fino al 2026, con possibilità di rinnovo per successivi 24 mesi, fino al 2028, con un impegno di spesa da oltre un milione di euro'
“Di fronte a tali impegni di spesa per la gestione dell’accoglienza di un numero maggiore di minori stranieri non accompagnati, che stando alle parole del sindaco definivano già un anno fa una emergenza insostenibile per il Comune, due domande è opportuno farsele. Ormai è chiaro che non avendo ricevuto alcuna risposta utile dall’ex ministro Lamorgese alla richiesta di delocalizzare parte del grande flusso di minori in arrivo a Modena, il sindaco ha deciso di dare una risposta aumentando l’attività ed i compensi ai soggetti già coinvolti. Ma un conto è fornire una risposta temporanea all’emergenza, integrando o rinnovando spese e incarichi nel breve periodo, per l’emergenza, appunto; un altro, come sembra stia avvenendo, è strutturare la gestione di una perenne emergenza, vincolando la durata degli appalti per il servizio, ed i relativi grandi stanziamenti, ad un periodo, già il 2026 e tantopiù il 2028, in cui l’emergenza sarà già auspicabilmente rientrata e comunque nel mandato del nuovo sindaco, obbligato a non potere decidere né tecnicamente né politicamente sulla tipologia di gestione del servizio. Come fa oggi il sindaco a sapere che l’emergenza minori rimarrà tale per i prossimi 5 anni? Al punto da impegnare una enorme quantità di denaro per gestirla fino al 2028 con gli stessi volumi e lo stesso soggetto? E perché vincolarsi per potenziali 5 anni (tre + due), al soggetto che gestirà l’appalto dell’avviamento al lavoro?
Domande sulle garanzie nella gestione del servizio, sulle sistemazioni adottate, sulla trasparenza nei conti e nelle spese e sulla tutela e sicurezza dei soggetti accolti, quest’ultimo punto fondamentale, che avevo già posto in consiglio comunale un anno e mezzo fa, nel dibattito seguito ad una mia interpellanza sul tema, e che rimangono di estrema attualità nel momento un cui è stata strutturata una accoglienza emergenziale, destinata a circa il doppio dei soggetti che Modena era abituata a gestire. Chiediamo nuovamente che le spese siano documentate in maniera trasparente, comprendendo quelle che costituiscono le attività che favoriscono l'integrazione e affinché ogni euro sia speso a favore di questi minori, nel migliore dei modi per la loro massima tutela. Auspichiamo che le linee guida che il Comune ha promesso per settembre - conclude Giacobazzi - forniscano su questi punti, efficaci garanzie'

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