'Si tratta di un provvedimento di fatto inevitabile, dovuto a un costo delle bollette energetiche diventato ormai insostenibile ma, questo il dato di fiducia, temporaneo: Ssd Dogali e amministrazione comunale si sono infatti mossi insieme nelle scorse settimane con la sottoscrizione di un impegno per trovare un nuovo gestore di luce e gas. Le due vasche in cui si svolgono i corsi per la cittadinanza, quella per l’infanzia e quella da 25 metri, saranno auspicabilmente riaperte entro il 1° ottobre'. A comunicarlo in una nota è la Uisp.
Questi i fatti. Le fatture di luce e gas degli ultimi quattro mesi di gestione ammontano a complessivi 129mila euro. A fine luglio le utenze sono già il doppio rispetto a tutto il 2021 e sempre rispetto al 2021 la previsione è che il costo dell’energia aumenti addirittura di quattro volte, passando da 250mila euro annui a circa 1 milione di euro. Ssd Dogali e amministrazione comunale si sono mosse già da tempo, prevedendo quanto sarebbe potuto accadere, per trovare nuove condizioni di fornitura dell’energia. Purtroppo però i tempi tecnici di allestimento delle piscine non consentono la riapertura al pubblico dell’impianto al coperto per lunedì 12 settembre, nonostante le attività nelle vasche da 25 metri e in quella dedicata all’infanzia fossero già state tutte programmate e le iscrizioni raccolte.
'La situazione è insostenibile da tempo – raccontano all’unisono Paolo Belluzzi, presidente di Ssd Dogali e Vera Tavoni, presidente di Uisp Modena, socio di maggioranza del sodalizio – ma le cifre raggiunte dal rincaro dell’energia sono arrivate negli ultimi mesi a essere insostenibili. Stiamo lavorando ventiquattro ore su ventiquattro per concludere al più presto l’accordo con un nuovo gestore dell’energia fianco a fianco col Comune, che ringraziamo per le risorse messe in campo nell’ultimo anno. In questo momento però siamo stati costretti a chiudere tutto l’impianto. Il futuro? Sulla vasca da 50 metri il discorso è complesso, è una struttura che tra copertura pressostatica e vasca mangia tantissima energia, dovremo fare valutazioni approfondite. La vasca da 25 metri e quella per i bambini, invece, sono una grande risorsa per la città di Modena da decenni e contiamo di riaprirle al più presto.
Il discorso, purtroppo, non si esaurisce alle sole Piscine Dogali: 'La situazione è al limite su tutti gli impianti – continuano Tavoni e Belluzzi – e non sembrano esserci soluzioni a breve termine. Come Uisp, con le nostre società, gestiamo oltre 15 impianti tra piscine e palestre o centri sportivi. Non vogliamo in alcun modo che le Dogali siano la prima tessera di un domino devastante per lo sport provinciale, ma il rischio c’è, non possiamo nasconderci'.


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