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Modena, dipendente front office Hera: sciopero davanti alla sede di via Razzaboni

Modena, dipendente front office Hera: sciopero davanti alla sede di via Razzaboni


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Sciopero oggi e domani del personale impiegato negli sportelli di front office Hera proclamato dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dopo l’apertura dello stato di agitazione votato all’unanimità dal personale in assemblea. I lavoratori e le lavoratrici incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro nelle giornate di venerdì 28 e sabato 29 novembre e si troveranno in presidio davanti alla sede di Hera in via Razzaboni 80, dalle ore 10.30 alle 12 nella giornata di domani venerdì 28 novembre.

Ad essere in agitazione sono i 32 tra lavoratrici e lavoratori dell’appalto del front office degli sportelli di vendita di Hera, gestiti per la nostra provincia da SO.SEL Spa per oltre vent’anni e che dal 1° dicembre passerà alla società Linetech Group Srl. L’informazione dell’aggiudicazione dell’appalto è arrivata soltanto due settimane fa e l’azienda subentrante, nonostante i ripetuti tentativi di confronto, ha confermato ai sindacati la volontà di applicare il contratto nazionale delle telecomunicazioni, un contratto diverso da quello del commercio indicato da Hera (la committenza) nel bando di gara,appellandosi all’equivalenza delle tutele, ma senza mai entrare nel merito con chiarezza rispetto a come si intenda attuare questa presunta equivalenza.

“Abbiamo da subito unitariamente espresso forti perplessità rispetto all’applicazione di un contratto nazionale diverso da quello indicato da Hera
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all’interno del bando di gara e già in essere per le lavoratrici ed i lavoratori – dicono Camilla Scarpa Filcams Cgil, Claudia RizzoFisascat Cisl e Thomas McCarthy Uiltucs Uil – perché si apre ad un processo che rischia, ogni tre anni, di vedere lavoratori fortemente professionalizzati, subire un cambiamento contrattuale che porta con sé modifiche normative, differenze tra i fondi di Tfr e di sanità integrativa, di gestione di ferie e malattia”. Le tre sigle sindacali sottolineano la complessità di affrontare un percorso di armonizzazione tra i due contratti in tempi così stretti per garantire appieno le stesse condizioni normative e retributive alle lavoratrici e ai lavoratori dell’appalto, così come prevedono il protocollo di Hera e la normativa vigente.

“Una tempistica che rendel’armonizzazione un percorso pressoché impossibile da affrontare” sostengono ancora i sindacalisti, che infatti segnalano come nell’assemblea del 25 novembre i lavoratori e le lavoratrici abbiano pienamente sostenuto tutte le criticità espresse dalle organizzazioni sindacali, votando senza indugio per l’apertura dello stato di agitazione e per la proclamazione di due giornate di sciopero. “Per queste persone chiediamo e pretendiamo chiarezza, tempistiche idonee per un confronto e l’applicazione del contratto nazionale previsto dal bando di gara e già in essere tra i lavoratori dell’appalto.
Chiediamo dunque a Linetech di tornare sui suoi passi e di mantenere il contratto più coerente con l’attività prevalente dell’appalto e che garantirebbe appieno la continuità delle tutele sia nell’immediato che in futuro in caso di altri cambi di gestione”.

“L’applicazione di un Ccnl diverso da quello indicato nei bandi di gara rappresenta un precedente che ci preoccupa – continuano i sindacalisti modenesi – per questo come organizzazioni di rappresentanza siamo sempre stati piuttosto critici rispetto alla possibilità dell’equivalenza delle tuteleprevista dal Codice Appalti”.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltusc Uil e i lavoratori e le lavoratrici del front office Hera chiedono inoltre, tempistiche idonee ad affrontare un percorso di cambio appalto: “consideriamo inaccettabile che 32 lavoratori e lavoratrici, che da oltre vent’anni sono sempre stati dipendenti della stessa azienda, si ritrovino nell’arco di due settimane sia a dover cambiare datore di lavoro che condizioni contrattuali”.

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