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'Tra qualche giorno il bacino urbano di Modena subirà l’ennesima riduzione delle corse degli autobus, a pochi mesi dall’ultimo taglio dovuto, in particolare, alla mancanza di autisti. Le Associazioni dei consumatori avevano già da tempo denunciato il grave deficit del trasporto pubblico nel bacino di Modena e ora si scopre che in questi mesi non solo non si sono risolte le problematiche precedenti, ma che come soluzione si propone nuovamente un taglio delle corse. E’ evidente, quindi, come le iniziative introdotte da Seta per far fronte alla grave carenza di personale si siano rilevate inefficaci. Il risultato è che la riduzione complessiva della capacità di trasporto arriverà tra pochi giorni al 20%, con i cittadini che dovranno armarsi di pazienza ed aspettare l’autobus desiderato qualche decina di minuti in più rispetto a prima, rispetto cioè ad un sistema di trasporto pubblico che sicuramente già non brillava'.
La situazione dei trasporti nel bacino di Seta è stata oggetto di un incontro nella giornata di ieri tra le Associazioni dei Consumatori e l’Agenzia per la Mobilità di Modena (AMO); all’incontro hanno partecipato, in rappresentanza dei consumatori, Luca Braggion di Adiconsum, Giuseppe Poli e Marzio Govoni di Federconsumatori, Vincenzo Paldino di U.Di.Con e Ettore Di Cocco di Lega Consumatori.
'Un taglio così netto nella capacità di trasporto dei mezzi pubblici comporterà gravi disservizi per cittadini e studenti che abitualmente utilizzano il servizio e sicuramente disincentiverà altri cittadini ad avvicinarsi a questa modalità di trasporto, contrariamente a quanto previsto dal PUMS e da tutti i piani Regionali sui trasporti. Non ci si può rassegnare a questo progressivo impoverimento del trasporto pubblico nella provincia di Modena. E’ ormai evidente che in assenza di importanti risposte economiche ed organizzative il numero di autisti è destinato a ridursi ulteriormente, con effetti inammissibili sulla qualità e frequenza delle corse previste contrattualmente.
Per questo le associazioni dei consumatori chiedono con urgenza più risorse per il trasporto pubblico, destinandole in questa fase prioritariamente al miglioramento delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici di questo settore. Una vera emergenza che merita l’attenzione di tutte le forze politiche impegnate nella prossima campagna elettorale per le elezioni regionali. Oltre a sottolineare una situazione deficitaria che ormai è sotto gli occhi di tutti, le Associazioni si sono rese disponibili a esercitare un ruolo maggiormente attivo attraverso la costituzione del CCU (Comitato consultivo degli utenti) e l’applicazione del comma 461 della legge finanziaria 244 del 2007 che vede le Associazioni direttamente coinvolte nel monitoraggio e nella verifica della qualità del servizio pubblico. L’obiettivo è coinvolgere maggiormente i cittadini-utenti, far sentire la loro voce attraverso le Associazioni che ne difendono diritti e interessi. Perché a volte ci si dimentica che, quando un servizio non funziona, chi ci rimette sono sempre i cittadini'.
Redazione Pressa
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