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Oggi mi dimetto da cittadino attivo per occuparmi di me stesso...

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Un impegno tanto gratificante quanto inutile in una città dove chiunque ha l'azzardo di criticare, diventa subito un nemico da isolare


Oggi mi dimetto da cittadino attivo per occuparmi di me stesso...
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Caro Giuseppe, oggi compio 70 anni.
70 anni vissuti di corsa, tra sconfitte e vittorie, gioie e dolori.
70 anni vissuti con forte impegno sociale. Prima nei gruppi parrocchiali, poi nel movimento studentesco e ancora nel mio lavoro nella scuola modenese, ma anche come fondatore del Movimento Consumatori di Modena.
Poi da pensionato, ho cercato di stimolare l’amministrazione a far meglio attraverso la collaborazione ad alcune testate. Un impegno tanto gratificante quanto inutile in una città dove chiunque ha l’azzardo di criticare, diventa subito un nemico da isolare.
Una città dove l’11 settembre le istituzioni ricordano solo le Torri Gemelle e si dimenticano di Pinochet, a proposito di “quelli che portano la democrazia”, nonostante sia Medaglia d’Oro della Resistenza.
Una città che si definisce sostenibile, che invita i cittadini alla raccolta differenziata per poi riempire l’inceneritore con rifiuti provenienti da fuori città, nonostante la presenza dei Verdi in giunta.


Una città che di definisce sostenibile, in cui si continuano a fare ciclabili (anzi ciclopedonali) e non si vede un ciclista in più, senza che qualcuno si chieda il perché, nonostante la presenza dei Verdi in giunta.
Una città con una grande attenzione al lavoro e poca attenzione ai lavoratori più fragili, nonostante la presenza della Sinistra in giunta.
Una città che continua a privatizzare i servizi, nonostante la presenza della Sinistra in giunta.
Una città in cui il sistema “plurale” delle scuole dell’infanzia amplifica le disuguaglianze, nonostante la presenza della Sinistra in giunta.
Una città in una regione che, per i ticket sanitari, non applica il coefficiente familiare e così, a parità di reddito familiare, ciascun componente di una famiglia di dieci persone paga lo stesso ticket di un single, nonostante che in consiglio comunale sia presente un consigliere del Popolo della Famiglia.


Una città con Sindaco che comanda.
Una città con una opposizione debole e demotivata.
Una città dove la società civile ha spento la sua voce e lavora nel silenzio.
Una città in cui la partecipazione è una parola vuota.
Una città in cui i principali mezzi di comunicazione sono, di fatto, degli strumenti di consenso dei “poteri forti”.

Sono contento di quello che ho fatto.
Sono contento delle persone che ho incontrato e degli amici che mi sono rimasti.
Sono contento di aver imparato molto da don Francesco Capponi, da Ermanno Gorrieri e da Sergio Neri.
Sono contento di aver avuto, al Sigonio, professori straordinari per competenza e rigore, come Forni, Scardino, Violi e don Leonelli.
Sono contento di aver avuto come collega una persona di grande competenza e sensibilità come Giacomo Grossi.
Sono contento che Eugenio Tangerini mi abbia proposto di collaborare con il quotidiano che dirigeva: L’Informazione. Sono contento, e ti ringrazio, di avermi consentito di scrivere, per tanti anni, prima su Prima Pagina e poi su La Pressa, sempre con la massima libertà, anche quando, forse, le nostre idee non collimavano.
A 70 anni, quando si scrive, si rischia di essere nostalgici, piagnucolosi e rancorosi; ed è un rischio che non voglio correre.
Quindi, caro Giuseppe, non aspettare più i mei pezzi anche se… non so se riuscirò a mantenere sempre questo impegno. Oggi mi dimetto da cittadino attivo per occuparmi di più di me stesso e per vivere al meglio gli anni che mi restano.
Grazie ancora per la fiducia e buona vita a La Pressa.
Franco Fondriest

Carissimo Franco, innanzitutto i migliori auguri di buon compleanno. E grazie per la tua lettera. Come sempre la pubblicazione è integrale, anche se avrei voluto censurare le ultime righe. Ma sono certo che l'impegno che oggi annunci, questa volta, non lo manterrai. Non ci si dimette mai da cittadini. Soprattutto non si dimette da cittadino chi ha la forza di scrivere ancora lettere come questa. Allora, senza altri rimpianti, al prossimo articolo.
Giuseppe Leonelli

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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