articoliPolitica
La Pressa
Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato, in serata, dopo ore di dibattito, la delibera che modifica lo Statuto di Palazzo D'Accursio per affermare che il Comune 'si riconosce nel principio dello 'Ius soli' come mezzo di acquisto della cittadinanza italiana' e per istituire la Cittadinanza onoraria di Bologna per tutti i minori stranieri residenti in città, 'nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all'estero, ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale'. Al termine di una lunga discussione in aula, la delibera è passata con 26 voti favorevoli (Pd, Coalizione civica, M5s, lista Lepore, Anche tu Conti, Verdi), otto contrari (Fdi, Lega) e tre non votanti (Fi, Bologna ci piace); con gli stessi numeri, il Consiglio ha approvato anche l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza per invitare la Giunta ad 'accelerare le tempistiche delle notifiche e il giuramento per ottenere la cittadinanza italiana, per modificare alcune prassi che possono essere discriminatorie in materia di di residenza e per aumentare il personale dei servizi demografici'.
Prima del voto, gli interventi del segretario generale Roberto Finardi e della presidente del Consiglio, Caterina Manca, hanno escluso eventuali problemi legati alla nomina degli scrutatori della seduta (replicando ad una questione sollevata da Fdi). Pronta la soddisfazione da parte del Pd bolognese. 'Lo Ius scholae entra nello Statuto comunale, la nostra città fa da apripista sul futuro, il Parlamento faccia altrettanto per aggiornare la legge sulla cittadinanza e guardare in faccia migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze italiane di fatto ma ancora senza diritti', dichiara in una nota la segretaria Federica Mazzoni.
'Siamo orgogliosi per la tenace affermazione di questo diritto di civiltà, grazie ai consiglieri e alle consigliere di maggioranza che lo hanno reso possibile', aggiunge Mazzoni. 'Così, dalla nostra Bologna progressista guidata dal sindaco Matteo Lepore che fortemente si è speso- continua la nota- si accende la scintilla che deve portare le istituzioni nazionali ad approvare una riforma di civiltà destinata a dare una risposta normativa a giovani che sono già italiani di fatto. Modificare la legge sulla cittadinanza è urgente e imprescindibile. Il superamento dello ius sanguinis verso lo ius scholae mette al centro la riflessione sul concetto di cittadinanza come appartenenza, per ampliare i diritti e allargare gli spazi di partecipazione e rappresentazione'. Mazzoni conclude sottolineando che 'la nuova sinistra che stiamo costruendo come Pd fa questo: battaglia politica su questa questione di giustizia e civiltà, di attenzione e cura nei confronti delle nuove generazioni. Per costruire una società coesa. Per tutte le ragazze e per tutti i ragazzi. Per il futuro di Bologna e dell'Italia'.
Ore di dibattito poi Bologna inserisce lo 'Ius Soli' nello Statuto

La giunta Lepore e la maggioranza di centro-sinistra introducono ciò che la Costituzione non prevede. Plaude la segreteria PD di Bologna: 'Siamo orgogliosi, un forza come il PD deve fare questo'

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato, in serata, dopo ore di dibattito, la delibera che modifica lo Statuto di Palazzo D'Accursio per affermare che il Comune 'si riconosce nel principio dello 'Ius soli' come mezzo di acquisto della cittadinanza italiana' e per istituire la Cittadinanza onoraria di Bologna per tutti i minori stranieri residenti in città, 'nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all'estero, ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale'. Al termine di una lunga discussione in aula, la delibera è passata con 26 voti favorevoli (Pd, Coalizione civica, M5s, lista Lepore, Anche tu Conti, Verdi), otto contrari (Fdi, Lega) e tre non votanti (Fi, Bologna ci piace); con gli stessi numeri, il Consiglio ha approvato anche l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza per invitare la Giunta ad 'accelerare le tempistiche delle notifiche e il giuramento per ottenere la cittadinanza italiana, per modificare alcune prassi che possono essere discriminatorie in materia di di residenza e per aumentare il personale dei servizi demografici'.
Prima del voto, gli interventi del segretario generale Roberto Finardi e della presidente del Consiglio, Caterina Manca, hanno escluso eventuali problemi legati alla nomina degli scrutatori della seduta (replicando ad una questione sollevata da Fdi). Pronta la soddisfazione da parte del Pd bolognese. 'Lo Ius scholae entra nello Statuto comunale, la nostra città fa da apripista sul futuro, il Parlamento faccia altrettanto per aggiornare la legge sulla cittadinanza e guardare in faccia migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze italiane di fatto ma ancora senza diritti', dichiara in una nota la segretaria Federica Mazzoni.
'Siamo orgogliosi per la tenace affermazione di questo diritto di civiltà, grazie ai consiglieri e alle consigliere di maggioranza che lo hanno reso possibile', aggiunge Mazzoni. 'Così, dalla nostra Bologna progressista guidata dal sindaco Matteo Lepore che fortemente si è speso- continua la nota- si accende la scintilla che deve portare le istituzioni nazionali ad approvare una riforma di civiltà destinata a dare una risposta normativa a giovani che sono già italiani di fatto. Modificare la legge sulla cittadinanza è urgente e imprescindibile. Il superamento dello ius sanguinis verso lo ius scholae mette al centro la riflessione sul concetto di cittadinanza come appartenenza, per ampliare i diritti e allargare gli spazi di partecipazione e rappresentazione'. Mazzoni conclude sottolineando che 'la nuova sinistra che stiamo costruendo come Pd fa questo: battaglia politica su questa questione di giustizia e civiltà, di attenzione e cura nei confronti delle nuove generazioni. Per costruire una società coesa. Per tutte le ragazze e per tutti i ragazzi. Per il futuro di Bologna e dell'Italia'.

Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Redazione La Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli.Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, s.. Continua >>
Articoli Correlati
Societa'
27 Febbraio 2021 - 17:17
Parola d'Autore
13 Gennaio 2019 - 18:31
Societa'
25 Febbraio 2021 - 18:10
Economia
30 Aprile 2020 - 11:21
Pressa Tube
07 Giugno 2022 - 22:19
Politica - Articoli Recenti
Il video di allora: 'Io col partito che in Emilia Romagna toglieva i bambini alle famiglie ..
30 Luglio 2022 - 20:24
'Credo che Luigi Di Maio sia stata la persona che più ha compreso potenzialità e gli ..
30 Luglio 2022 - 19:51
Fanno parte della lista l’ex direttrice sanitaria Ausl, appena andata in pensione, Silvana..
30 Luglio 2022 - 16:23
Porte aperte in Articolo 1 per Max Bugani e Marco Piazza, i due storici esponenti del ..
30 Luglio 2022 - 14:40
Politica - Articoli più letti
Se regole irrazionali che nulla hanno a che vedere con la pandemia (che pur esiste sia ..
03 Febbraio 2022 - 07:40
Gli under 50 pensano non è un problema loro, i vaccinati si sentono al sicuro e gli over 50..
13 Febbraio 2022 - 08:38
Noi proveremo per voi compassione e fastidio, pietà e nausea. Ma non vi perdoneremo. Come ..
26 Gennaio 2022 - 11:21
L'Italia del premier osannato come il cavaliere bianco in grado di evitare il default, lo ha..
23 Gennaio 2022 - 10:58