Personale assunto senza laurea, il M5S insiste nonostante la promessa di querela di Mezzetti

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'Aprile 2016: ecco l'escamotage utilizzato dalla Giunta per tentare di 'tutelarsi' a livello giuridico rispetto alla nomina di persone senza gli adeguati titoli di studio'. Così la consigliere regionale M5S Silvia Piccinini torna sul caso dei 'dirigenti senza laurea' dopo che l'assessore regionale, il modenese Massimo Mezzetti le aveva risposto annunciando querela.

'L'accesso alla pubblica amministrazione è normato da leggi nazionali: per essere inquadrato in categoria D o Dir (con relativo stipendio) devi avere la laurea - afferma la Piccinini -. Ma in Emilia-Romagna se sei nominato nelle segreterie particolari di assessori e presidente e non hai ruoli gestionali, per lo stesso inquadramento e retribuzione puoi anche farne a meno. Peccato che la stessa regola che il Pd fa valere per la Giunta, era stata vietata per l'Assemblea Legislativa già un anno prima.

Tra i 'fortunatissimi' senza titolo ma collocati in categoria D troviamo la moglie dell’assessore regionale alla Legalità Massimo Mezzetti, e l'attuale responsabile delle Feste dell’Unità del PD di Bologna che ad inizio legislatura fu assunto all’interno dell’assessorato di Raffaele Donini per poi lasciare l'incarico dopo appena 13 giorni. Questi inquadramenti sono e rimangono a nostro avviso oltre che illegittimi profondamente ingiusti verso il resto del personale regionale che deve attenersi giustamente alle leggi vigenti. Prepotenza e arroganza ormai sono le loro parole d'ordine, ma nonostante le minacce ricevute, io vado avanti.  Non sarà certo qualche atteggiamento da bulletto a fermarmi. Siamo solo all'inizio'.