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'Ieri si è consumata una pessima pagina per il Consiglio comunale di Modena e, quel che è più grave, anche e soprattutto un furto di democrazia per la comunità dei cittadini modenesi. Il Consiglio è chiamato, nei prossimi giorni, a votare l’approvazione del PUG (Piano Urbanistico Generale), il Regolamento Edilizio e il Regolamento del Verde. Il Regolamento edilizio, uno dei documenti più importanti (ma anche più complessi e tecnici) di questa consiliatura, è stato trasmesso ai Consiglieri il primo giugno ed è stato presentato con una scarna sequela di 'ben' 10 slides nella seduta della commissione del 6 giugno. Insieme al Regolamento edilizio (circa 150 pagine, oltre a 7 allegati, ridotti a 10 slides …), i consiglieri hanno dovuto approfondire il PUG, documento complessissimo formato da svariate centinaia di pagine e numerosissimi allegati, il Regolamento del verde ed un’altra delibera'.
A parlare è il consigliere comunale M5S Giovanni Silingardi.
'Nella seduta di ieri della Commissione i consiglieri hanno formulato numerose richieste di chiarimenti e proposto suggerimenti e commenti, soprattutto, relativamente al Regolamento del verde, dando per scontato che in una successiva seduta della Commissione si sarebbe potuto approfondire il Regolamento edilizio e il PUG, anche perché originariamente si era concordato che queste delibere sarebbero state discusse tutte insieme nella seduta consiliare del 22 giugno (avendo tempo, quindi, per svolgere altre Commissioni di approfondimento). Nonostante svariati consiglieri di opposizione abbiano espressamente richiesto di non licenziare la delibera sul Regolamento edilizio, non avendo avuto il tempo necessario per approfondirla adeguatamente e dovendo svolgere ancora domande e approfondimenti, nel corso della Commissione il Pd ha chiesto di mettere ai voti la proposta di licenziare comunque la delibera, a prescindere e nonostante la richiesta delle opposizioni. Ovviamente la proposta è stata approvata da tutta la maggioranza, quindi non solo dal Pd, ma anche dai suoi fedeli e supini alleati di Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica - continua Silingardi -. E’ evidente che la maggioranza ha la forza numerica per licenziare una delibera, in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, inibendo in tal modo alle opposizioni lo studio e l’approfondimento adeguato e necessario per un voto responsabile e serio. Quello che è successo, però, è un vergognoso fatto inedito e, quindi, un pessimo precedente, che legittimerà in futuro chiunque avrà la maggioranza a decidere se e quando licenziare una qualsiasi delibera. Un pessimo e vergognoso esempio di arrogante disprezzo per le opposizioni e per il loro diritto-dovere di informarsi e approfondire. Un arrogante disprezzo delle normali prassi della democrazia, rivolto non solo alle opposizioni ma al Consiglio Comunale come istituzione'.
'Alla richiesta, poi, di spiegare le ragioni per cui la maggioranza volesse anticipare al 15 giugno la discussione del Regolamento edilizio e del Regolamento del verde, posto che non vi è alcuna scadenza, se non per approvare il PUG (che comunque verrà discusso nella seduta consiliare del 22 giugno), la risposta è stata sibillina quanto chiara: ragioni politiche. Cioè, vale a dire: facciamo quello che ci pare. Ancora più incommentabile la risposta dell’assessora Vandelli, che ha evidenziato come gli allegati siano documenti tecnici, come a dire che i consiglieri non devono preoccuparsi di studiarseli ed approfondirli. Come se i consiglieri comunali non avessero la possibilità (noi riteniamo anche il dovere) di chiedere ad esperti e di interloquire anche sugli aspetti tecnici che devono votare… Veramente strana questa idea di democrazia dove la maggioranza decide se, quando e quanto le opposizioni possono approfondire le delibere che i consiglieri sono chiamati a votare. Complimenti alla maggioranza, divertitevi così, finché potete'.
Redazione Pressa
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