'Punto nascita Pavullo, il Piano Ausl per riaprire non c'è in Regione: Bonaccini sicuro di avere fatto tutto?'

La referente del Comitato Salviamo l'Ospedale di Pavullo Maria Cristina Bettini: 'Ho avuto conferma dall'Ausl, ma quel documento è necessario per legge per inoltrare dalla Regione la richiesta di deroga al Ministero. Bonaccini nel luglio scorso aveva detto di avere fatto tutto e di aspettare solo la risposta del Ministero. Ora mi smentisca o chieda scusa ai cittadini del Frignano' e dica come stanno le cose'


'A seguito di tale affermazione - prosegue - ho inoltrato accesso agli atti all'Assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini e allo stesso Presidente della Regione Bonaccini.
Per avere copia della documentazione e verificare se gli atti e le procedure previste dalla normativa per l'inoltro da parte della Regione al Ministero, della richiesta di deroga, fossero stati redatti, inviati e quando. Da entrambi ne è seguito solo un lungo silenzio. Nessuna risposta. Ciò mi ha costretto a ricorrere al Difensore Civico Regionale per fare valere il diritto di avere copia dell'eventuale 'Piano di adeguamento' dell'Asl di Modena spedito a Roma e parte integrante di una richiesta di Deroga ai sensi del Decreto Ministeriale dell'11/11/2015'.
In sostanza la normativa prevede che ogni richiesta di deroga all'apertura dei punti nascita e che le Regioni sono titolate ad inviare al ministero sia supportata anche da un Piano di adeguamento dell'Ausl. Ovvero, in soldoni, un piano su risorse umane e strumentali necessarie per potere garantire sul piano tecnico la riapertura in deroga ma nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza.
Come successe per la deroga all'apertura del punto nascita di Mirandola che, nel 2017, se non fosse stato per le conseguenze del terremoto sul calo delle nascite, avrebbe dovuto chiudere, come quello di Pavullo. Ai tempi, alla guida dell'Ausl c'era Annicchiarico che, in una conferenza stampa spiegò quale sarebbe stato il piano tecnico di investimenti che avrebbe garantito al punto nascita di Mirandola di avere la deroga all'apertura.
Tornando al punto nascite di Pavullo, chiuso, l'istanza avanzata da Maria Cristina Bettini al Difensore Civico per avere accesso ai documenti che la Regione le aveva di fatto negato, non rispondendo alla sua richiesta, è stata accolta. In attesa di avere risposta, attraverso questo canale, la stessa risposta è arrivata nel corso di un incontro che Bettini, a nome del Comitato Salviamo l'ospedale di Pavullo, ha avuto, proprio sulle prospettive del locale ospedale, venerdì 7 ottobre, con il Direttore Generale dell'Asl di Modena Petrini, la direttrice Sanitaria dell'Azienda Asl Bacchi ed il Direttore dell'ospedale di Pavullo, nonché Direttore del distretto sanitario, Gabriele Romani. E' lei stessa a raccontarne i dettagli: 'Su mia specifica domanda sulla predisposizione del piano di adeguamento dell'Ausl, necessario per supportare la richiesta di deroga, è arrivata la risposta tanto temuta: l'Asl di Modena non avrebbe inviato alla Regione il Piano di adeguamento necessario per la riapertura del Punto nascita di Pavullo. A questo punto se l'Ausl non ha ancora inviato il piano e senza il piano la richiesta di deroga all'apertura del punto nascita che la Regione deve inviare al ministero manca di un elemento fondante e previsto dalla legge, come faceva il presidente Bonaccini nel luglio scorso, a dire di avere fatto tutto, e presumibilmente avere inviato tutto il necessario tenendo conto che ha affermato di attendere solo l'ok del Ministero? Alla luce di ciò - conclude Maria Cristina Bettini - mi aspetto da Bonaccini trasparenza sullo stato delle cose e una replica accompagnata eventualmente da scuse verso i cittadini del Frignano qualora non fosse in grado di smentire quanto qui da me dichiarato'.
Gi.Ga.
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