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'Obiettivo giusto, metodo profondamente sbagliato. L’impostazione che ha scelto il Comune di Modena per introdurre il porta a porta è miope e demenziale. In maniera ideologica è stato introdotto un sistema senza valutarne l'impatto sul territorio, sull'ambiente e sulle famiglie che per il comune dovrebbero regolare la loro vita, sulla base del calendario Hera della raccolta. Per non considerare l'impatto che avrà la prossima introduzione della raccolta integrale (ora limitata solo ad alcune tipologie), in centro storico'. Per Fratelli d'Italia la raccolta differenziata Porta a Porta strutturata nel comune di Modena proprio non va e rischia di creare più danni che benefici. Hanno con loro un volantino esplicativo che sancisce il 'si' alla raccolta differenziata e il 'no' al porta a porta avvallato dal PD, gli esponenti nazionali e locali di Fratelli d'Italia che nel fine settimana raccoglieranno le firme in via Emilia Centro, per sostenere la richiesta di un cambio di rotta.
In conferenza stampa, per illustrare ragioni del no e proposte per migliorare il servizio, o almeno correggerlo in questa fase iniziale, il senatore Michele Barcaiuolo, i coordinatori provinciale e comunale, Ferdinando Pulitanò e Luca Negrini, insieme al consigliere comunale Elisa Rossini: 'Il sindaco PD di Bologna Lepore, che aveva adottato lo stesso metodo, sta facendo marcia indietro. Muzzarelli prenda esempio dal suo collega e compagno di partito e faccia lo stesso. Le ragioni ci sono tutte e per tutte e aree della città' - afferma Ferdinando Pulitanò 'Basta vedere che cosa sta succedendo in città e ascoltare i cittadini'. 'E qui, purtroppo, emerge un altro problema sta un altro problema dell'amministrazione modenese' - incalza Barcaiuolo. “I cittadini vengono informati solo a cose fatte e in modo approssimativo, questo denota fretta e disorganizzazione e chi ci rimette sono le persone, come abbiamo visto in questi giorni con i disagi e la confusione dell’eco sportello per il ritiro dei sacchetti e bidoni derivanti dal fatto che Hera non informava del passaggio”.
“Auspichiamo che le finalità di questa modifica della raccolta rifiuti siano volte a vigilare sull’operato di Hera al fine di ridurre le tasse a carico dei cittadini. Purtroppo, nel territorio modenese, sono all’ordine del giorno segnalazioni di disservizi e problematiche inerenti la raccolta porta a porta pertanto sollecitiamo il Sindaco Muzzarelli a confrontarsi e coordinarsi con altri Amministratori che attuano da tempo il medesimo servizio per comprendere le criticità che nascerebbero nel vedere una città invasa da sacchi dell’immondizia non raccolta puntualmente” - incalza Luca Negrini, coordinatore cittadino di Fdi.
“Muzzarelli ancora una volta chiede sacrifici ai cittadini senza ripagare gli sforzi e noncurante della normativa regionale, la legge 16/2015 che prevede che i comuni adottino una tariffazione puntuale per la raccolta rifiuti ma Modena non ha ancora modificato le proprie tariffe tari costringendo la cittadinanza a una maggiore diligenza a fronte di tasse sempre più salate perché attualmente il diabolico utilizzo della famosa tessera Smeraldo non serve a pagare meno, ma a controllare i modenesi” conclude Negrini.
“Il sistema di raccolta differenziata scelto dal Comune di Modena non ci trova d’accordo e per questo motivo siamo pronti a chiedere in Consiglio comunale delle modifiche: prima di tutto prevedere delle aree di raccolta della differenziata, per permettere a chi ha urgenze o esigenze particolari (si pensi alle famiglie con figli) di smaltire i rifiuti accedendo e differenziando presso questa aree e, in secondo luogo, la definizione della tariffazione puntuale che secondo la Legge Regionale è lo strumento per incentivare la riduzione del rifiuti. Inoltre, gli interrogativi sono tanti: quale sarà il rapporto tra quota fissa e variabile? Saranno previste modalità di calcolo della nuova tariffazione che tengano conto delle famiglie con figli e soggetti fragili? Il Comune tace.” commenta Elisa Rossini.
“Ciò che veramente fa infuriare i cittadini che ci hanno contattato in queste ultime settimane sono i disservizi di Hera nelle zone dove il sistema misto è già partito. I modenesi dovranno sobbarcarsi scomodità in casa e rischiano di vedere il loro Centro storico pieno di buste e bidoncini: in una città profondamente inquinata dalla presenza del nostro inceneritore cittadino che continua a bruciare rifiuti provenienti da al tre province e da altre regioni.
Il Sindaco intende continuare a chiedere sforzi ai modenesi e farsi carico dei rifiuti di altre regioni per il mero interesse della partecipata Hera? Muzzarelli chiarisca e la smetta di vessare la cittadinanza per meri interessi economici” concludono i dirigenti del partito della Meloni.
Redazione Pressa
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