Si alla raccolta differenziata, no al porta a porta del Pd

Fratelli d'Italia denuncia i disservizi e i problemi del sistema adottato a Modena e propone grandi aree di raccolta e tariffa puntuale: 'Così si rischia il caos, con strade e case trasformate in discarica'

In conferenza stampa, per illustrare ragioni del no e proposte per migliorare il servizio, o almeno correggerlo in questa fase iniziale, il senatore Michele Barcaiuolo, i coordinatori provinciale e comunale, Ferdinando Pulitanò e Luca Negrini, insieme al consigliere comunale Elisa Rossini: 'Il sindaco PD di Bologna Lepore, che aveva adottato lo stesso metodo, sta facendo marcia indietro. Muzzarelli prenda esempio dal suo collega e compagno di partito e faccia lo stesso. Le ragioni ci sono tutte e per tutte e aree della città' - afferma Ferdinando Pulitanò 'Basta vedere che cosa sta succedendo in città e ascoltare i cittadini'. 'E qui, purtroppo, emerge un altro problema sta un altro problema dell'amministrazione modenese' - incalza Barcaiuolo. “I cittadini vengono informati solo a cose fatte e in modo approssimativo, questo denota fretta e disorganizzazione e chi ci rimette sono le persone, come abbiamo visto in questi giorni con i disagi e la confusione dell’eco sportello per il ritiro dei sacchetti e bidoni derivanti dal fatto che Hera non informava del passaggio”.
“Auspichiamo che le finalità di questa modifica della raccolta rifiuti siano volte a vigilare sull’operato di Hera al fine di ridurre le tasse a carico dei cittadini. Purtroppo, nel territorio modenese, sono all’ordine del giorno segnalazioni di disservizi e problematiche inerenti la raccolta porta a porta pertanto sollecitiamo il Sindaco Muzzarelli a confrontarsi e coordinarsi con altri Amministratori che attuano da tempo il medesimo servizio per comprendere le criticità che nascerebbero nel vedere una città invasa da sacchi dell’immondizia non raccolta puntualmente” - incalza Luca Negrini, coordinatore cittadino di Fdi.
“Muzzarelli ancora una volta chiede sacrifici ai cittadini senza ripagare gli sforzi e noncurante della normativa regionale, la legge 16/2015 che prevede che i comuni adottino una tariffazione puntuale per la raccolta rifiuti ma Modena non ha ancora modificato le proprie tariffe tari costringendo la cittadinanza a una maggiore diligenza a fronte di tasse sempre più salate perché attualmente il diabolico utilizzo della famosa tessera Smeraldo non serve a pagare meno, ma a controllare i modenesi” conclude Negrini.
“Il sistema di raccolta differenziata scelto dal Comune di Modena non ci trova d’accordo e per questo motivo siamo pronti a chiedere in Consiglio comunale delle modifiche: prima di tutto prevedere delle aree di raccolta della differenziata, per permettere a chi ha urgenze o esigenze particolari (si pensi alle famiglie con figli) di smaltire i rifiuti accedendo e differenziando presso questa aree e, in secondo luogo, la definizione della tariffazione puntuale che secondo la Legge Regionale è lo strumento per incentivare la riduzione del rifiuti. Inoltre, gli interrogativi sono tanti: quale sarà il rapporto tra quota fissa e variabile? Saranno previste modalità di calcolo della nuova tariffazione che tengano conto delle famiglie con figli e soggetti fragili? Il Comune tace.” commenta Elisa Rossini.
“Ciò che veramente fa infuriare i cittadini che ci hanno contattato in queste ultime settimane sono i disservizi di Hera nelle zone dove il sistema misto è già partito. I modenesi dovranno sobbarcarsi scomodità in casa e rischiano di vedere il loro Centro storico pieno di buste e bidoncini: in una città profondamente inquinata dalla presenza del nostro inceneritore cittadino che continua a bruciare rifiuti provenienti da al tre province e da altre regioni.
Il Sindaco intende continuare a chiedere sforzi ai modenesi e farsi carico dei rifiuti di altre regioni per il mero interesse della partecipata Hera? Muzzarelli chiarisca e la smetta di vessare la cittadinanza per meri interessi economici” concludono i dirigenti del partito della Meloni.

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