Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
L'Emilia-Romagna dimezza le firme da raccogliere per presentarsi alle elezioni. Ed esonera dal farlo movimenti e partiti già presenti in Assemblea legislativa. La norma, contenuta in un progetto di legge contenitore di diverse misure considerate urgenti per il 2019, è stata approvata oggi dal parlamentino regionale.
In sostanza, viene ridotto il numero di firme necessarie per presentare le liste elettorali nelle varie circoscrizioni, che varia a seconda della popolazione residente e, di conseguenza, degli aventi diritto al voto. Dall'obbligo di raccogliere le sottoscrizioni, inoltre, vengono esonerate forze politiche o movimenti già presenti in Assemblea legislativa, a esclusione del gruppo misto. In questo modo l'Emilia-Romagna si allinea a quanto previsto dalla legge elettorale nazionale e dalla maggior parte delle altre leggi elettorali regionali. Intanto, proprio su questo tema si scatena la protesta di Potere al popolo, che accusa il sindaco di Carpi di impedire la raccolta firme.
'Già è difficile riuscire raccogliere un numero assurdo di firme - attacca Potere al popolo - ben oltre le 22.000 per una popolazione di 3,5 milioni di persone'. Per la sola provincia di Modena si parla di circa 1.800 firme, ma 'il sindaco di Carpi - accusa il movimento di sinistra - per voce del dirigente del settore Affari generali, con un atto d'imperio decide che in città non è possibile raccogliere le firme con i banchetti e i certificatori nominati dal sindaco, negando così ciò che si è sempre fatto in occasione dei referendum o elezioni'.
Il movimento se la prende quindi col governatore Stefano Bonaccini. 'Se i numeri non la fanno dormire, presidente, non crediamo che la soluzione sia impedire a Potere al popolo di partecipare a libere elezioni. Richiami i suoi sindaci e si misuri elettoralmente anche con chi non la pensa come lei', chiosa Potere al popolo, che domani terrà una conferenza stampa alle 12.30 davanti al Comune di Carpi con la candidata presidente Marta Collon e Giorgio Cremaschi, membro del direttivo nazionale del movimento.
Nella foto Bonaccini con Pizzarotti
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>