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L'unico a festeggiare in Regione Emilia Romagna nella lista civica a sostegno di Elena Ugolini, è l'ex sindaco di Monzuno Marco Mastacchi. Consigliere uscente di Rete Civica, Mastacchi ha sbaragliato in termini di preferenze tutti gli altri 11 candidati nella lista di Bologna. Per lui 2428 preferenze contro le 945 di Daniele Corticelli (figura con una lunga storia politica su Bologna) e le appena 917 dell'ex calciatore del Bologna Carlo Nervo.
Nulla da fare per i candidati nelle altre province, Modena compresa dove la componente CL la ha fatta da padrona sul laicismo di Andrea Galli. La lista della Ugolini infatti, nonostante il 5,15% dei consensi, ha visto scattare solo due consiglieri: Mastacchi e la stessa candidata presidente.
Mastacchi, quattro anni fa ottenne meno di mille preferenze, oggi è stato rieletto per il secondo mandato col doppio dei voti. Un risultato che la premia.
'Nel 2020 vi fu una base elettorale più bassa e sicuramente meno tempo per fare campagna elettorale. Al di là di questo stavolta abbiamo capitalizzato il lavoro fatto nei 5 anni. Il risultato ottenuto, di cui sono molto soddisfatto, è frutto dell'impegno messo in campo nel mandato da consigliere regionale e non della campagna elettorale. Basti pensare che a Bologna città la lista civica ha ottenuto il 7,02% dei consensi su una media del 5,15%. Evidentemente è un premio anche alla nostra attività'.
Un lavoro sempre fuori dai partiti.
'Sì, abbiamo cercato di essere vicini al territorio e alle persone, rispondendo a esigenze concrete e non ideologiche. Un ascolto costante che si è sempre tradotto in una risposta, anche quando negativa'.
In questa consigliatura il suo gruppo sarà composto da lei stesso e dalla Ugolini. Prevede un percorso comune?
'L'obiettivo è stare insieme, verificheremo se le finalità di Elena Ugolini sono le stesse mie. Certamente voglio privilegiare la continuità col percorso fatto nei cinque anni, se vi sarà condivisione resteremo in un gruppo unico se no vedremo'.
Come si chiamerà il gruppo?
'Vorrei mantenere l'identità di Rete Civica, preservando il gruppo di lavoro ma valuterò con la Ugolini il progetto'.
Che rapporto ha avuto con la candidata presidente in campagna elettorale?
'Abbiamo dialogato poco: lei era molto presa dalla sua campagna e io ho fatto il mio percorso, ci sono state poche occasioni per approfondire e guardare strategicamente al futuro. In lei ho comunque notato un approccio molto simile al mio. Penso potremmo fare un buon lavoro, vedremo'.
Sicuramente il suo è un approccio più laico rispetto a quello della Ugolini e di CL.
'Sicuramente Comunione e liberazione caratterizza molto il percorso di Elena Ugolini. Io sono credente praticante, ma pur essendo presidente dell'Opera di Padre Marella, non sono coinvolto in attività associative come lei'.
L'esito elettorale nel complesso è stato comunque negativo.
'Sì, il risultato complessivo restituisce una grande delusione. Mi aspettavo comunque una corsa sul filo di lana, così non è stato. Mi chiedo anche quale sia stato l'apporto dei partiti di centrodestra viste le percentuali così basse di Fi e Lega, ma anche di Fdi che a Bologna ha fatto solo il 20%. La civica col suo 5% ha comunque fatto un buon risultato quasi triplicando quello fatto segnare dalla lista della Borgonzoni nel 2020'.
Il suo compagno di gruppo, Simone Pelloni, candidato con Fdi ha ottenuto 3000 preferenze ma non è stato eletto. La vostra è stata una separazione consensuale?
'Simone ha fatto un ottimo risultato. La nostra è stata una separazione consensuale dovuta ai veti di partito che la Ugolini ha accettato. Accettare il no a Pelloni in lista è stato peraltro autolesionista: trasportate in Rete civica, le sue preferenze avrebbero fatto scattare sicuramente il consigliere anche a Modena'.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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