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Matteo Renzi attacca l’asse tra Pd e Movimento 5 Stelle, prevede il voto nel 2022 e manda un messaggio al centrodestra: “Decida cosa vuole fare da grande”. Questi i passaggi principali del discorso di chiusura della Leopolda del leader di Italia Viva.
“Non siamo noi che abbiamo abbandonato la casa dal quale era partito. Non siamo noi quelli che inseguono i populisti, noi rimaniamo quelli del jobs act“, dice Matteo Renzi alla Leopolda. Al Pd che lo accusa di andare a destra, Renzi risponde: “E’ legittimo cambiare opinioni, non è legittimo accusare gli altri. Noi abbiamo fatto l’operazione contro il Papete di Salvini e Meloni. Non le prendo lezioni da chi in quella stagione politica ci spiegava che bisognava affrontare a viso aperto il populismo. Il punto chiave è che la destra deve scegliere cosa fare da grande.
Io ho pensato che Salvini volesse fare un’operazione simile a quella di Berlusconi e cioè di portare la Lega nel campo del Ppe: non credo che lo farà. Immagino che Salvini resterà a presidiare il campo nel quale si trova“.
“La discussione sul centro mi fa venire l’orticaria - ammette poi Matteo Renzi - Ma il centro è il luogo nel quale si vincono le elezioni in Europa e nel mondo. E’ il luogo nel quale si va a competere”, dice citando il caso di Olaf Scholz, in Germania. “Ha vinto abbandonando al suo destino la Linke ed andando a prendere i voti di Angela Merkel. E’ inutile che mi si dica che adesso sì che c’è il Campo largo, perché il Pd supera il 20 per cento nei sondaggi. C’è stata una stagione in cui il Pd prendeva il 40 per cento nei voti, non nei sondaggi.
E l’hanno distrutta quelli che oggi mettono le bandierine”, dice il leader di Iv.
Il ddl Zan è un “capolavoro tafazziano e masochista di chi ha scientificamente scelto di prendersi i like su instagram annullando la possibilità di portare a casa la legge - dice ancora Renzi -. Spiegateci come avete fatto a passare dai ‘Quaderni del carcere’ al blog di Casalino perché è un percorso che fa male… Io penso che nel 2022 si andrà a votare. Penso anche che sarebbe un errore per il nostro paese andare a votare, perché la priorità dovrebbe essere lavorare sul Pnrr, i leader delle principali forze politiche hanno interesse ad andare a votare, un interesse che a volte è politico e in alcuni casi personale, perché qualcuno vuole portare in Parlamento il suo gruppo di riferimento“.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>