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San Cesario, restrizioni Covid, il Comune chieda scusa: bagarre in Consiglio
La Pressa
Bocciato con polemica l'ODG dei consiglieri Zanoli e Boni: 'Tolto lavoro, dignità e libertà senza fondamenti scientifici'. Melli (PD) commenta: 'Tesi che fanno schifo'

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Durante l'ultimo Consiglio Comunale del 2024 a San Cesario sul Panaro, i consiglieri Mirko Zanoli e Lodovica Boni, appartenenti al gruppo di Centrodestra per la Rinascita, hanno presentato un ordine del giorno che chiedeva al Sindaco Zuffi di scusarsi pubblicamente con i cittadini per i disagi e le restrizioni imposte durante la pandemia di Covid-19, in particolare in relazione ai decreti legislativi che hanno limitato le libertà individuali. Attraverso green pass ed altri provvedimenti, compresi la sospensione dal lavoro e dalle attività sociali e sportive.La proposta prendeva spunto dalle dichiarazioni di Antonio Porto, segretario generale del sindacato OSA Polizia, il quale, durante un’audizione presso la commissione parlamentare che indaga sulla gestione della pandemia, aveva chiesto scusa pubblicamente per le violazioni dei diritti fondamentali, citando tra l’altro il controverso episodio di Trieste, dove la polizia aveva usato gli idranti contro una manifestazione pacifica.
Nel documento presentato dai consiglieri si criticavano i provvedimenti come il Green Pass e il Super Green Pass, definiti come misure 'anticostituzionali' che avrebbero creato un apartheid nei confronti dei cittadini non vaccinati. In particolare, veniva contestata la politica che legava il diritto al lavoro e alla libertà alle vaccinazioni, una misura che, secondo i proponenti, non avrebbe avuto alcun fondamento scientifico efficace contro la diffusione del virus, come i report e le evidenze successive e fino ai giorni nostri, avrebbero ampiamente dimostrato.
Il dibattito in aula è stato acceso. La proposta è stata bocciata dalla maggioranza, con otto voti contrari e solo due favorevoli, quelli dei consiglieri Zanoli e Boni, ovvero i firmatari delle proposta stessa. Il consigliere Lorenzo Melli (Insieme per San Cesario) ha replicato duramente, dichiarando che la richiesta di scuse doveva invece essere indirizzata alle istituzioni che, a suo dire, avevano indebolito il sistema sanitario e fornito informazioni fuorvianti durante la pandemia. Melli ha criticato anche le forze politiche che, secondo lui, avevano supportato le misure di contenimento ma, nel contempo, avevano minimizzato l’importanza della gestione del virus. 'Certe tesi mi fanno schifo perché sono frutto di un egoismo sfrenato - ha ribattuto Melli - ma soprattutto perché appoggiano quella idea, profondamente sbagliata, che sostiene che uno vale uno, o meglio, che chiunque possa mettere in discussione qualsiasi cosa anche se non ha alcuna formazione per farlo'.
Il confronto in Consiglio ha messo in evidenza le diverse visioni politiche sulla gestione della pandemia e le sue conseguenze, con l'opposizione rappresentata dai Consiglieri Zanoli e Boni, che ha evidenziato la necessità di un atto di scuse pubbliche da parte delle istituzioni, mentre la maggioranza ha ribadito il proprio supporto alle politiche adottate durante l'emergenza sanitaria. I consiglieri Zanoli e Boni hanno concluso il dibattito esprimendo solidarietà alle vittime del Covid e rimarcando l'importanza di una riflessione critica su quanto accaduto durante il periodo pandemico.
Nella foto da sinistra il consigliere di' insieme per San Cesario Melli (maggioranza) e i consiglieri Zanoli e Boni di centro-destra per la rinascita (minoranza)
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>
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