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'L’attività del Centro educativo Memo è stata al centro di un dibattito durante il Consiglio Comunale del 30 settembre. In particolare abbiamo interrogato la Giunta per sapere i numeri degli accessi agli sportelli attivati presso il Centro e verificarne l’efficacia in particolare per quanto riguarda lo sportello “Orientamento” che ha la finalità di affrontare il delicato problema della dispersione scolastica'. Così Elisa Rossini consigliere comunale di Fratelli d’Italia
'L’assessore Venturelli ha riferito che nell’anno scolastico 2023/2024 gli accessi allo sportello Memo “Orientamento” sono stati appena 65 certificando in questo modo che lo sportello non può essere l’unico strumento messo in campo dal Comune per raggiungere le famiglie e riportare nel percorso scolastico i ragazzi e le ragazze che lo interrompono.
Gli accessi sono pochi se si considera che l’analisi condotta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e i cui risultati sono stati pubblicati a dicembre 2023 ha rilevato che l’Emilia Romagna è la prima regione del Nord per dispersione, con un dato di abbandoni pari al 18,1%, alle spalle soltanto Sicilia, Campania e Sardegna e Modena è in linea con questi dati allarmanti - continua Rossini -. Replicando all’assessore abbiamo sollecitato l’applicazione del decreto Caivano che prevede la segnalazione delle assenze superiori a 15 giorni da parte dei dirigenti scolastici al responsabile dell’adempimento dell’obbligo di formazione e, a seguire in caso di ulteriore inadempimento, la segnalazione al sindaco il quale procede con l’ammonizione al responsabile. Solo in caso di reiterato inadempimento scatta la sanzione penale. Per tutta risposta ci è stato detto che qui da noi non si applica questa procedura'.
'Tale atteggiamento da parte di un membro della giunta è inaccettabile. La legge c’è e va applicata come per altro già accade in altri comuni. Per altro dobbiamo rilevare che anche per gli abbandoni scolastici l’amministrazione di sinistra ha usato nell’ultimo decennio lo stesso atteggiamento utilizzato per la sicurezza, il trasporto pubblico, la gestione dei rifiuti e tanti altri argomenti che stanno a cuore ai cittadini affermando che sono percezioni e che qui da noi va tutto a gonfie vele. Ma non è così. Qui abbiamo dispersione scolastica che evidentemente poi porta con sé disagio giovanile che è uno dei fattori che determinano l’esistenza delle bande giovanili. Speriamo in un serio cambio di passo e che si chiuda definitivamente l’era del negazionismo dei problemi per approdare finalmente a soluzioni concrete - afferma Rossini -. Noi vigileremo chiedendo al Comune che anche da noi venga applicata una legge dello Stato – il decreto Caivano – che è molto utile per aiutare l’amministrazione ad intercettare le situazioni di grave disagio e provare a fornire supporto e soluzioni'.
Redazione Pressa
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