Salvini deride la polizia municipale: ira del Sulpl
Le parole di Salvini: 'Mandare vigili urbani o ausiliari del traffico a presidiare zona rossa è evidente che fa ridere'. Il sindacato: 'Le scuse non bastano'
Il leader della Lega Matteo Salvini incassa un attacco durissimo da un sindacato di polizia finora considerato 'amico'. Si tratta del Sulpl, il sindacato della polizia municipale che con una nota stronca l'intervento di ieri sera dell'ex ministro dell'Interno a La7 ha paragonato i vigili urbani agli ausiliari del traffico screditandone il lavoro. 'La zona rossa deve essere sorvegliata da polizia, carabinieri, militari che dipendono dallo Stato e non da un sindaco. A meno che tu non mandi vigili urbani o ausiliari del traffico a presidiarla. E' evidente che fa ridere'. 'Dietro quei selfie con le nostre polo, abbiamo scoperto che c’era il nulla o forse solo opportunismo politico-elettorale. O meglio, inizialmente le sue intenzioni sembravano le migliori sulla piazza del nulla politico e le sue idee con il nostro impegno costante e a tutti i livelli ad apportare i giusti correttivi, potevano diventare buone idee (certo un sindacato di Categoria non può sentirsi vicino a quei politici che ci vorrebbero disarmati e che urlano al dramma della percezione di insicurezza ogni volta che un sindaco annuncia di voler armare la Polizia Locale o a quelli che pure essendo attualmente al Governo lasciano dormire in un cassetto la nostra Legge di Riforma). Ma ieri sera a “Non è l’arena” con quelle parole inopportune ed errate, proferite una dietro l’altra ha proprio fatto un scivolone. Prova ne è che anche il Sindacato a lei legato da accordi (UGL) lo ha criticato aspramente. La Polizia Locale Italiana, perché è così che si chiama, è stata offesa nel profondo; parole che sono di per se ingiuste, ma ancor di più in questo frangente in cui probabilmente il controllo del territorio e i presidi delle zone rosse sono stati garantiti così a lungo, proprio grazie a quella Polizia Locale che fa i posti fissi, con cambi sul posto, no stop, e che ha perso anche dei Colleghi sul campo a causa del Covid, anche a causa del fatto che l’incapacità della politica tutta, non ha saputo garantire a sanitari e Forze di Polizia i DPI necessari a proteggersi. Queste due categorie di lavoratori sono ben consapevoli di non essere affatto composte da eroi, ma di essere carne da macello. A maggior ragione le sue parole hanno inferto un duro colpo, e se anche mai arrivassero le sue scuse, non basterebbero a risanare quanto causato - chiude la segreteria nazionalde del Sulpl -. Certo della Lega salviamo tutti quei Sindaci, Governatori e Onorevoli che difendono a spada tratta e nel modo giusto la Polizia Locale, dandole i giusti riconoscimenti e strumenti di autotutela. E non si dica che abbiamo frainteso. Abbiamo capito benissimo, le sue parole non lasciavano spazio ad un minimo margine di interpretazione. Sempre pronti a chiarire quali sono è il ruolo e i compiti della Polizia Locale, a dispetto di quanto sostengono quei saccenti tecnici/burocrati che occupano poltrone al Ministero'.
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