'Gli edifici dello studentato? Non mi piacciono, architettonicamente parlando, ma la vera questione è un’altra: evitare che quei due palazzoni diventino una grande criticità per il quartiere e per la città di Modena, come lo sono diventati quelli delle Costellazioni'. Lo ha affermato Francesca Maletti, vicesindaco e assessore alla casa e alle politiche dell'abitare del Comune di Modena, in un incontro pubblico sulle problematiche del quartiere Sacca e sull'apertura del nuovo centro di assistenza per tossicodipendenti in via Benassi. Problematiche negli scorsi mesi in parte anche a lei direttamente contestate dai cittadini, soprattutto in riferimento al mancato coinvolgimento nella scelta dell'ubicazione, in un area residenziale. Dopo avere provato a rassicurare gli intervenuti rispetto alle garanzie di gestione di quel centro, le parole dell'assessore hanno confermato e spiegato le preoccupazioni rispetto al cosiddetto studentato composto da due edifici nato nell'area dell'ex Corni. Preoccupazioni che hanno origine dalle condizioni accordate con la precedente amministrazione. 'Gli atti deliberati ai tempi nell'accordo con chi ha costruito, oggi non sono più sostenibili. Se davvero si pensa di affittare 16 metri quadrati a mille euro, non ci verrà nessuno studente. Abbiamo già detto chiaramente ai referenti che a quelle condizioni non ci stiamo.
Nemmeno ErGo, (la struttura regionale che si occupa degli affitti agli studenti, ndr) - ha affermato che a quelle condizioni non ci sta'.Nel merito, per evitare che il lasciare andare le cose porti a conseguenze negative, il vicesindaco ha ventilato l’ipotesi che sia l’Amministrazione ad esercitare un controllo diretto sugli immobili, o meglio su quella parte definita dall'accordo: 'Il 10% degli alloggi è riservato al Comune. Dico che li prendiamo noi, voglio che il Comune tenga un piede dentro. Così, se qualcosa non funziona, possiamo intervenire in tempo'.
Per evidenziare i rischi legati alle condizioni poste per lo studentato, l'assessore Maletti ha portato come esempio negativo l’edificio di via delle Costellazioni, inizialmente pensato per l’accoglienza degli studenti e poi diventato, nel tempo, con l'accoglienza destinata invece ai richiedenti asilo, fonte di criticità.
'Lì la gestione è stata lasciata andare, e i risultati si sono visti. Non vogliamo ripetere gli stessi errori. Dobbiamo governare bene fin da subito l’uso degli spazi, altrimenti rischiamo di trovarci con emergenze sociali ingestibili'.
E qui se qualcuno volesse leggerla sotto l'aspetto politico, c'è anche la stoccata, seppure indiretta, verso l'attuale assessore alla sicurezza e ai servizi sociali, Alessandra Camporota che come Prefetto ebbe la competenza diretta sulla gestione di quegli immobili destinati all'accoglienza dei richiedenti asilo.
'Non abbiamo la bacchetta magica - ha affermato - ma non possiamo nemmeno mettere tutto sotto il tappeto.
È nostro dovere dire le cose come stanno e lavorare con i cittadini per trovare soluzioni concrete. Quando avremo risposte dai gestori e dalla proprietà, sarete i primi a saperlo'. E più in generale, e più diretta, c'è anche la messa in discussione, anche in questo campo, delle azioni della precedente amministrazioneProblemi e criticità che l'assessore non nasconde essere ancora diffusi non solo in zona sacca ma anche nelle adiacenti Crocetta e Tempio: 'Spaccio, prostituzione, situazioni di forte disagio non sono solo problemi notturni, ma anche diurni. Serve presenza, attenzione e una strategia condivisa'.
Gi Ga.