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'Sugli straordinari nessuna norma violata, il 26 aspetto i sindacati'

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Dirigenza e fronte sindacale Seta distanti anche sui risultati dell'ispettorato del lavoro. Intervista doppia al Presidente Bulgarell e al sindacalista Bovienzo


'Sugli straordinari nessuna norma violata, il 26 aspetto i sindacati'
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'Sul ricorso agli straordinari obbligatori le verifiche dell'ispettorato del lavoro in Seta hanno confermato ciò che denunciamo denunciato da tempo, ovvero la violazione della norme dell'ex art 5 della legge 138/58 sulle ore di guida continuative.  Adesso qualcuno dovrà risponderne ma ciò che importa e che con la nuova presidenza che verrà nominata nelle prossime settimane, si apra una nuova fase di dialogo e di rispetto delle regole nell'interesse dell'azienda e dei cittadini'. Questa la posizione espressa da Carimine Bovienzo (Uil Modena e Reggio Emilia), a nome del fronte sindacale Seta del settore trasporti composto da Cisl, Uilt, Faisa e Ugl (fronte del quale dal dicembre scorso non fa più parte la CGIL).  Una Posizione, quella rispetto ai risultati dell'ispezione, comunque espressa, pur con toni diversi, anche dall CGIL e USB. 

Posizione ben diversa invece quella espressa, sugli stessi risultati, dal Presidente Seta Vanni Bulgarelli: 'L'ispettorato ha svolto un grande lavoro analizzando migliaia di turni in un periodo di quasi due anni, dal gennaio 2016 al settembre del 2017. E su questo lungo periodo sono stati segnalati solo due casi riguardanti due autisti che volontariamente avevano chiesto di farlo. L'azienda non ha violato nessuna norma, e poi, se vogliamo dirla tutta, Modena su questo fronte ha certi dati anche perché rappresenta una anomalia nel numero di monte ore di malattia del proprio personale viaggiante, ben superiore a quello delle altre provincie. E questo non è un lavoro dove si possono lasciare dei vuoti. Il servizio va garantito, su turni che possono variare, e ognuno deve pensare che quando è a casa, qualsiasi sia la ragione, c'è un collega che lavora per lui e deve coprirlo'



Fatto sta che è il tema degli straordinari 'obbligatori', che a Modena ha motivato anche l'ultimo sciopero aggiuntivo di 4 ore indetto da Cisl, Uil, Faisa e Ugl (in concomitanza con quello generale sulla mancata armonizzazione),  ad essere in questa ultima fase del primo mandato dell'era Bulgarelli (che si estenderà fino all'approvazione del bilancio prevista entro fine maggio), il simbolo di una distanza ben più generale tra la dirigenza e il fronte dei quattro sindacati che insieme costituiscono più dell'80% del personale viaggiante.  Perché se la dirigenza ritiene che il punto sugli straordinari, insieme a quello sui turni, sul monte ore di lavoro ed altri punti al centro delle rivendicazioni negli scioperi, non può che essere affrontato contestualmente al tavolo sull'armonizzazione contrattuale (ricordiamo che entro la fine del prossimo anno, per essere più competitiva nelle gare europee, Seta dovrà per forza di cose uniformare i contratti di lavoro oggi ancora diversi sui tre bacini di competenza, Modena, Reggio Emilia e Piacenza), i sindacati ritengono che questi punti debbano essere affrontati e risolti prima, o comunque separatamente, rispetto al tavolo sull'armonizzazione. 

Tavolo al quale dal dicembre scorso partecipa solo la CGIL ma al quale il Presidente Bulgarelli auspica anche gli altri sindacati si possano ritrovare, già dalla prossima riunione fissata per il 26 aprile, all'indomani della festa nazionale della Liberazione. Al di la della giornata improbabile la presenza del fronte sindacale composto da chi ha ripetutamente dichiarato di non vedere l'ora che l'azienda si liberi di Bulgarelli. Ma...mai dire mai. 'E pensare che abbiamo anche proposto di analizzare uno per uno i punti della loro vertenza, tra i quali è compreso anche il tema degli straordinari, per vedere se e come poterli inserire o stralciare dalla trattiva sull'armonizzazione ma non ci è stata data risposta e l'incontro non si è tenuto' - ha sottolineato sconsolato Bulgarelli. 'In ufficio abbiamo ancora il verbale della proposta, che i sindacati non hanno firmato' 





  

 


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