'Tradimento 5 Stelle, ora prima il Movimento scompare meglio ?'

Monfredini: 'Per poter di nuovo riempire quel contenitore con un altro soggetto politico, senza falsa morale, che abbia l'onestà di restare se stesso'
Eravamo tutti coscienti del fatto che esisteva un ruolo sul territorio, fatto di persone oneste con desiderio di incidere su un sistema consolidato che ha minato la democrazia, ed un ruolo di rappresentanza parlamentare ben retribuito) fatto di inesperienza o spesso di disoccupati che avevano tempo per questo, ma che doveva sostenere con la sua forza legislativa i territori (Regione e Parlamento). Il lavoro svolto nell’area Modena sud (Fiorano, Castelvetro, Sassuolo, Maranello etcc, fatto di denunce, nottate passate al pc a scrivere leggere, a notificare atti, a richiederli, a girovagare per le istituzioni, ha prodotto, in linea con il pensiero iniziale, un riconoscimento generale respirato, non voluto dai consiglieri, che ha toccato punte del 40%. Questo riconoscimento si è poi tradotto in quel risultato del marzo 2018 alle politiche con i 300 parlamentari e il primo partito. Gli eletti sono stati figli di questo lavoro, e non sono in Parlamento per grazia ricevuta ma per un lavoro a monte, non retribuito e con costi personali, fatto di consiglieri comunali o attivisti che vivevano una motivazione ideologica come filo conduttore. Il Sistema Movimento, e la sua metamorfosi in azienda con molte ombre, con un capo di tutto, senza alcuna esperienza, ha reciso il fiore alla radice, ha pugnalato alla schiena chi aveva sacrificato la propria vita per un ideale, (Tu quoque Bruto filii mi ) e solo con questo si spiega la rinuncia a comporre le liste del Movimento in quei comuni dove si era diventati primo partito, battendo i pugni sul tavolo in consiglio comunale contro un opera inutile e costosa e ritrovandosi a dover giustificare la sua realizzazione. Le scelte di voltare le spalle a noi, ed agire per appartenenza contrattuale, votando tutte le cose più scellerate, rinvigorendo un mondo nascosto fascistoide, e nutrendolo costantemente con il biberon, con il desiderio di recintare la propria casa a difesa del maligno (Dio Patria Famiglia, vedi Bertrand Russel) ha di fatto svuotato il contenitore movimento, rendendolo un oggetto pericoloso in quanto ancora molti oggi sono in aspettativa fiduciosa, stanno aspettando Godot che non passerà mai. L’attesa della morte definitiva del Movimento è lo spazio di tempo che intercorre tra l’attimo della fine e la realizzazione di un nuovo soggetto politico, questo arco di tempo potrà essere molto lungo, lasciando senza un referente politico tutti quei cittadini che si battono quotidianamente per la terra dei fuochi, per i Sin, per la Tav, l’Ilva, la Tap, la Bretella, il Passante, la Cispadana o qualsiasi comitato anche minore che lotta per richiamare le istituzioni al rispetto delle leggi, che spesso esistono ma vengono disattese. L’eletto si è girato dall’altra parte, ha guardato, forse coccolato dagli uscieri dei palazzi romani, alla politica più becera e negativa, lasciando la motivazione delle X su quelle schede al passato glorioso di qualche consigliere comunale forse troppo attivista, dimostrando ancora una volta che la coscienza etica non si acquisisce con un dogma, ma con la maturazione interiore. Non si torna indietro, quando si perde volutamente il rapporto con i cittadini, viene a mancare la fiducia, e la mancanza della fiducia unita alla goffaggine e impreparazione sono ingredienti che possono solo portare a voler perdurare il più possibile per attingere ancora a quelle coccole economiche che i palazzi indebitamente ti regalano. La perdita di oltre 6 milioni di voti in 12 mesi, nessun sindaco su 4000 Comuni, dimostra che l’attimo della esalazione dell’ultimo respiro è vicino e prima accade e meglio è per tutti, per poter di nuovo riempire quel contenitore con un altro soggetto politico, senza una falsa morale, anche di sola opposizione, ma che ha l’onestà di restare se stesso senza tradire. Roberto Monfredini - ex consigliere comunale M5S a Castelvetro
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