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Non solo il riconoscimento e la chiamata, al tavolo della firma, anche di USB, non riconosciuta e non chiamata invece al tavolo con i confederali in Seta, ma anche condizioni leggermente migliorative per gli autisti Saca, società privata che ha in appalto la gestione del servizio in diverse linee per conto di Seta. E' quanto emerge leggendo l'accordo di secondo livello sottoscritto il 25 settembre tra rappresenta della società Saca e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filt CGIL Fit Cisl Uil trasporti e USB. Contenente alcuni aspetti, agli occhi degli autisti, migliorativi anche rispetto agli accordi in Seta. Lo ricordiamo si tratta di accordi di secondo livello che integrano a livello locale le condizioni previste dal contratto nazionale. Si va dai 5 euro riconosciuti per il disagio di un turno che viene cambiato per le esigenze dell'azienda ai 3 euro per ogni mezz'ora in più oltre le 12 ore che definiscono il limite massimo di nastro orario (ore totali compreso pause) giornaliero.
Poi i buoni pasto, con una progressione che tra il 2024 e il 2026, passerà dai 6 ai 7 euro.
Piccoli, ma significativi elementi ottenute dai e per i lavoratori in Saca, al punto da rendere addirittura appetibile, per alcuni, il passaggio in Saca Bus, così come succede per diversi operatori in sanità che lasciano l'azienda pubblica per poi passare al privato dal quale lavorare, in appalto, per lo stesso servizio pubblico.
Ma non solo. C'è anche la volontà espressa della società privata firmataria dell'accordo a rendere più sereno e senza conflitti il lavorare insieme. Nella premessa dell'accordo di secondo livello stesso, firmato due giorni fa, c'è proprio la dichiarata 'ricerca di un equilibrio stabile teso a prevenire i conflitti e le controverse e che possa risultare più vantaggioso sia per i lavoratori che per la società, oltre a stabilire relazioni sindacali improntate al confronto e alla dialettica'. Ovvero ciò che referenti sindacali soprattutto di USB, mai convocati nei tavoli in Seta insieme ai sindacati confederali, hanno sempre criticato.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>