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Vannacci contro Bonaccini: 'Non conosce lealtà, correttezza e senso dell'onore'

Vannacci contro Bonaccini: 'Non conosce lealtà, correttezza e senso dell'onore'

'Per me il rispetto delle regole, la parola data, la confidenzialità e la riservatezza non sono negoziabili'


2 minuti di lettura

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'Giovedì scorso sono stato invitato ad una tavola rotonda da parte dalla European House – Ambrosetti in un confronto su tematiche politiche con Stefano Bonaccini. Il formato della discussione è chiaro ed è stato comunicato ben in anticipo: presenza di alte personalità del mondo imprenditoriale, finanziario e industriale italiano, riunioni ristrette, a porte chiuse e ogni vincolo di riservatezza verrà garantito (così recita la lettera di invito). In pratica ciò che viene detto all’interno della casa Ambrosetti resta nella casa Ambrosetti. Ottimo, direte. Cosa fa Bonaccini subito dopo l’incontro? Un post sui social in cui si tronfia di aver partecipato alla discussione e spiattella, distorcendole come solo la sinistra sa fare, le mie posizioni su argomenti che avevamo discusso all’interno del Convegno'.
Così il generale Vannacci, vicesegretario della Lega attacca Bonaccini.
'Io chiaramente non risponderò alle goffe, scomposte e imbarazzanti parole di Bonaccini, perché per me il rispetto delle regole, la parola data, la confidenzialità e la riservatezza non sono negoziabili. Vedi Bonaccini, la grandi differenze tra me e te non sono solo nella politica e nelle idee ma nella considerazione dei valori lealtà, correttezza e senso dell'onore, che sono qualità che tu evidentemente non conosci e che, come si vede,
non rifletti, né nella politica né, ancor peggio, nel tuo agire quotidiano'.
 

Ma cosa aveva detto Bonaccini?
'Confronto con il Generale Vannacci ieri a Milano, davanti a parecchi rappresentanti di imprese, organizzato da The House Ambrosetti. Due ore di domande e risposte sul futuro del nostro Paese e dell’Europa: dalla difesa comune alla guerra in Ucraina, dai dazi di Trump alle politiche energetiche, dal green Deal alle politiche industriali, dalla scuola alla sanità, dall’immigrazione alla denatalità.
La conferma: abbiamo idee e visioni diversissime di società. Questo è peraltro il sale della democrazia. In ogni caso, fiero di stare dalla parte opposta alla sua - aveva scritto Bonaccini sui social pubblicando anche la foto dell'incontro (sopra) -. Un solo esempio: per il Generale gli asili nido non servono a nulla perché i figli devono crescere in famiglia (tradotto: le mamme devono rinunciare al lavoro per stare coi bimbi). Come se gli asili nido fossero un parcheggio e non una agenzia educativa, oltre ad essere servizio di welfare per le famiglie. Orgoglioso di avere guidato per dieci anni la regione tra le prime in Europa per numero di asili nido (con la conseguenza che il tasso di attività femminile è il più alto nel Paese), che abbiamo reso gratuiti in tutti i comuni montani e delle aree interne (grazie a fondi europei) e nei quali abbiamo cominciato ad introdurre l’apprendimento dell’inglese.
Peraltro i bambini che frequentano asili nido e scuole materne hanno più capacità di apprendimento e socialità nei gradi di studio successivi'.
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