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Palazzine ERS lato via Canaletto, area verde al centro e, lato via Finzi, la moschea, trasferita dall'attuale sede di Strada S.Anna, con tutto il suo impatto soprattutto in termini di viabilità. Tra abitazioni e un parco. A poche decine di metri da quello che secondo il progetto di espansione del Polo logistico Conad, sarà l'unico accesso delle centinaia di camion in ingresso ed in uscita dal comparto industriale.
'A livello progettuale siamo ancora indietro, anzi lo stadio è di rappresentazione grafica' - afferma l'Assessore all'urbanistica Anna Maria Vandelli al consiglio di quartiere allargato ai cittadini durante la presentazione dello stato di avanzamento degli interventi urbanistici nel rione Sacca, anche se è chiaro che negli accordi assunti dal comune con l'azienda CPC, ora titolare anche dell'area dell'ex Pro-latte e con l'associazione islamica che gestisce la moschea di Strada S.Anna, sembra già tutto chiaro e definito.
Anche nella definizione degli spazi, della quale i cittadini avrebbero voluto essere informati. 'Ci sarà tempo. la partecipazione è prevista' - prova a rassicurare l'assessore. Fatto sta che ad oggi l'idea di trasferire la moschea, con tutti gli annessi e connessi che questa comporta soprattutto se inserita in un contesto urbano e residenziale, il Comune sembra averla condivisa solo con l'Imam. Oltre che, dall'estate scorsa, con i vertici della CPC. Prima che con i cittadini. Che dopo avere avuto da tempo la conferma che sarebbe stata trasferita nell'ex pro-latte, solo ieri sera hanno avuto conferma anche della scelta della collocazione all'interno dell'area. Ovvero sul lato est, affacciata e con accesso su via Finzi dove, appunto, pesano le preoccupazioni e le simulazioni per il traffico dei mezzi pesanti che avranno a pochi metri il principale accesso al comparto Conad.
Scelta che, insieme all'intero accordo di programma stipulato l'estate scorsa tra Comune e CPC dovrà essere approfondita e discussa in Consiglio Comunale. Anche se il rischio è quello di arrivarci già a giochi fatti e consolidati.
Considerazioni che i residenti intervenuti al Consiglio di quartiere di ieri sera non hanno nemmeno avuto la possibilità di esprimere. Sembra per un malinteso, fatto sta che la richiesta che sarebbe stata avanzata alla presidenza del quartiere, di partecipare al consiglio garantendo la possibilità di intervenire anche ai non consiglieri, avesse avuto parere positivo. Trasformando E allargando un consiglio di quartiere a livello di assemblea pubblica, almeno nella parte finale, al termine dell'esposizione degli assessori Vandelli e Bosi. Ciò aveva portato diverse persone a partecipare. Fatto sta che al termine degli interventi degli assessori è dei consiglieri, il presidente si è ripreso il microfono e ha chiuso la seduta ribadendo che le regole prevedono solo l'intervento dei consiglieri. Tra la delusione dei residenti intervenuti che prima di lasciare la sala della palazzina Pucci, hanno chiesto al presidente di ricordare l'appuntamento del 15 febbraio alla Polisportiva Sacca per parlare del futuro e della trasformazione dell'area dell'ex pro-latte e della moschea.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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