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Scandalo Amo, il sindaco ammette: 'Per anni falle clamorose nei controlli'

Scandalo Amo, il sindaco ammette: 'Per anni falle clamorose nei controlli'
Scandalo Amo, il sindaco ammette: 'Per anni falle clamorose nei controlli'

Il video del punto stampa al termine della seduta di approvazione del bilancio di Amo (Agenzia per la Mobilità), dove l'attenzione è stata calamitata dai chiarimenti sul caso dell'ammanco di 400.000 euro sul bilancio, oggetto di una denuncia alla Procura

Il video del punto stampa al termine della seduta di approvazione del bilancio di Amo (Agenzia per la Mobilità), dove l'attenzione è stata calamitata dai chiarimenti sul caso dell'ammanco di 400.000 euro sul bilancio, oggetto di una denuncia alla Procura


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Una conferenza stampa importante per le dichiarazioni dirette dagli amministratori e per quelle in risposta alle domande dei giornalisti, quella che si è svolta oggi a Modena, a margine dell’approvazione del bilancio dell’Agenzia per la Mobilità (Amo). Davanti alla stampa, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, accompagnato dal presidente della Provincia Fabio Braglia e dal nuovo amministratore unico Andrea Bosi, ha parlato apertamente di “falle clamorose nei controlli interni”, emerse nel corso di un’indagine interna che ha portato al deposito di una querela in procura.
Il sindaco non ha usato mezzi termini: “È emersa una falla di sistema che ha avuto conseguenze per anni. Non solo in questo mandato, ma risalente almeno agli ultimi due, coinvolgendo due amministratori unici, due direttori generali e due collegi dei revisori. Una situazione grave che ha permesso a una dipendente, presunta infedele, di provocare un danno erariale ai danni dell’agenzia”.
Il materiale raccolto, ha spiegato Mezzetti, è stato redatto da un perito legale incaricato direttamente dall’Agenzia ed è ora nelle mani della Procura, che dovrà fare piena chiarezza su quanto accaduto: “Le responsabilità sono individuali, sia sul piano penale che contabile.
Il nostro auspicio è che si proceda con rigore e che chi ha sbagliato paghi”, ha detto con fermezza.
 

Il sindaco ha anche confermato l’intenzione di azzerare completamente i vertici dell’Agenzia, parlando della necessità di “rivedere tutta la filiera del comando” per ristabilire un sistema credibile ed efficace. “Non escludiamo nessuna ipotesi. Bisogna ripensare il modello di governance per evitare che una simile mancanza di controllo possa ripetersi”.
Nel corso della conferenza stampa liquidata anche l'ipotesi paventata dall'opposizione di un commissariamento dell'agenzia. Una ipotesi che non è stata nemmeno posta nella discussione di oggi. A confermarlo il sindaco è il presidente della provincia: 'Al di là di quel fatto contestato è un bilancio comunque in ordine e robusto che necessita anche di una guida pienamente legittimata per effettuare scelte importanti che aspettano l'agenzia e il mondo del trasporto pubblico, scelte che un commissario chiamato a gestire l'ordinario, non potrebbe svolgere' - afferma Braglia.
 

Andrea Bosi: “Serve trasparenza, non deve succedere mai più”
Il nuovo amministratore unico Andrea Bosi, nominato in un momento delicatissimo, in risposta ad una nostra domanda su quali strategie mettere in campo per evitare di ripetersi di un fatto come quello e soprattutto di come sia stato possibile rimanesse nell'ombra per anni ha affermato: “Voglio capire cosa non ha funzionato e rafforzare i sistemi di difesa.
AMO è una società a partecipazione pubblica, ma senza controllo pubblico diretto: dobbiamo lavorare come un’azienda privata, ma con i doveri della trasparenza pubblica”. Sia Bosi sia Mezzetti, in risposta ad una nostra domanda hanno affermato di non avere letto i contenuti specifici della denuncia querela alla procura.
Gianni Galeotti
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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