Successivamente, alle ore 15,30 si terranno le celebrazioni civili con la partecipazione delle autorità, dei cittadini, del Corpo Bandistico “G. Verdi” di Spilamberto e del Gruppo Alpini. Il ritrovo sarà in Corso Umberto I° con l’alzabandiera e il corteo con deposizione delle corone ai cippi dei Caduti in Guerra e lancio di colombi, oltre al discorso del sindaco e i saluti di Dino Garau, figlio del partigiano Nino Garau.Alle ore 16,00 partirà il “Festival Resistenti”, che si svolgerà in centro, nel piazzale davanti la Rocca Rangoni con concerti, talk, stand gastronomici e mercatini. Il Festival è organizzato dal Circolo culturale Gramsci, sostenuto dal Comune di Spilamberto con la collaborazione di Anpi Spilamberto, Andromeda Aps, Overseas Onlus, Le Botteghe di Messer Filippo, la Consulta delle associazioni di Spilamberto e Attaccabottone.
Infine, alle ore 21.00 in piazza Caduti Libertà, concerto dei Modena City Ramblers, storico gruppo modenese, che in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, propone uno speciale tour denominato “Appunti Resistenti” che contiene quattro nuovi brani e i grandi classici della loro trentennale carriera.
L’ingresso al concerto è gratuito, a partire dalle ore 19.15 fino al raggiungimento della capienza massima di tremila ingressi.
Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione e celebrando il trentennale della pubblicazione dello storico album collettivo ‘Materiale Resistente’ e il ventennale del disco d’oro ‘Appunti Partigiani’, i Modena City Ramblers si propongono per il 2025 in uno speciale tour denominato ‘Appunti Resistenti’, un tour che vedrà protagoniste le canzoni che nella sua ultra trentennale carriera la band ha dedicato al tema della lotta di Resistenza e ai valori dell’Antifascismo, oltre che quattro nuovi brani che rappresentano un nuovo capitolo del percorso artistico ispirato a queste tematiche, così legate all’identità dei “Ramblers”.
Non mancheranno, naturalmente, i ‘cavalli di battaglia’ che infiammano le platee d’Italia e non solo, ma il concerto sarà più che mai un gioioso e convinto evento musicale Resistente e Militante, con quei brani che diventano ogni sera il canto di un solo Popolo che si riconosce nella Costituzione e nelle idee fondatrici della nostra Repubblica, perché vissuti in una sorta di laica comunione di orizzonti che cancella palco e distanze.
Le canzoni non possono
Canzoni come modesti atti di memoria, che appartengono alla cultura e alla tradizione, e il cui peso si è consolidato in un certo immaginario militante.