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Una storia, una delle tante, che non sembrano vere tanto incredibili, che si sentono raccontare in questi tempi. Da quando il caso Bibbiano e l'inchiesta Angeli e Demoni hanno spinto tanti genitori di bimbi allontanati e spesso definitivamente sottratti dalle loro famiglie d'origine ad uscire dal buio, dalla solitudine. A raccontarsi, a raccontare, a condividere le loro storie. Che spesso è difficile fare emergere anche solo per vergogna, se non del presente del proprio passato, per l'impossibilità di trovare spazi, aiuti, strumenti, risorse, persone, per farlo.
Anche solo per chiedere aiuto o chiarezza a quel sistema (quello che unisce a doppio filo servizi sociali e tribunale dei minori) che da tanti di loro, viene visto troppo grande, troppo pericoloso, per la loro vita, anche solo da avvicinare, tantopiù da contrastare.
In questo caso, a parlare, attraverso il proprio legale, è una coppia di coniugi di Modena, seguiti e rappresentati dall'avvocato Francesco Miraglia.
I fatti hanno al centro una bambina, ora di sette anni, nata dalla relazione, poi naufragata, tra un uomo italiano e una donna straniera. I genitori dapprima vivono una separazione alquanto travagliata e conflittuale, per poi riappacificarsi per la tutela della bambina. Nel frattempo, però, la donna manifesta la necessità di tornare al Paese natale per accudire la madre malata: decisione cui il padre della piccola si oppone, temendo di non rivedere più la figlioletta. Per volontà della famiglia vengono coinvolti i Servizi sociali di Modena, i quali si rendono disponibili a collocare la bambina, per dieci giorni, ad una coppia.
'La madre, poco tempo dopo - racconta il legale - ritorna e i genitori richiedono all’assistente sociale di riavere la figlia con sé, ma, incredibilmente, il servizio sociale risponde ai genitori che oramai la bambina si è ambientata in questa nuova famiglia e che è meglio che rimanga lì'
'Ancora più incredibile - fa sapere lo studio legale - è quanto risponde il servizio sociale all’Avvocato Miraglia, che tra fine agosto e inizi settembre, aveva chiesto le motivazioni specifiche per cui la bambina veniva trattenuta e soprattutto quale fosse il provvedimento dell’Autorità giudiziaria che disponeva il collocamento della minore in questa famiglia affidataria'. Che, stando alle informazioni avute dalla famiglia d'origine, e rispetto alle quali il papà della bambina chiede spiegazioni, corrisponderebbe ad una famiglia formata da dipendenti dello stesso servizio sociale. 'Fosse davvero cosi - tuona l'avvocato Miraglia - sarebbe un fatto gravissimo'.
In data 9 settembre il servizio sociale di Modena - racconta il legale - oltre a sostenere che oramai la bambina aveva dei punti di riferimento nei genitori affidatari, aveva fatto richiesta al Tribunale per i minorenni di valutare le capacità genitoriali.
'A chi dobbiamo rivolgerci per capire chi ha sbagliato in questa storia? Possibile che per evitare l’espatrio momentaneo di una bimba, figlia di genitori separati, questa venga affidata a una coppia di estranei e il Servizio sociale, dopo quasi un anno, non la faccia rientrare a casa propria?
'Le motivazioni? Non le comprendiamo e non le comprende nemmeno il Tribunale stesso, a dire il vero, visto che per avere il quadro della situazione più chiaro servirebbe una consulenza tecnica. Il Servizio si sarebbe rifatto al decreto del giugno 2018 che prevedeva l’eventualità di un affidamento etero familiare qualora ce ne fosse stata la necessità e non certo perché a dicembre del 2018 i genitori, temporaneamente per 10 giorni, chiedevano la disponibilità del servizio. Ma fino ad ora questa bambina dov’è rimasta? Con una coppia che, a quanto ci avrebbero riferito, sarebbe composta da due operatori sociali, colleghi dell’assistente sociale che si occupa del suo caso. Sarà vero? Magari lo sapessimo: le mie lettere indirizzate ai Servizi sociali di Modena non hanno avuto, finora, la benché minima risposta. Ma dico io: si tratta così una bambina? La si strappa da casa e non la si fa rientrare più senza motivo? Ma si rapiscono così i bambini da casa propria? Chiedo al Presidente del tribunale di intervenire direttamente, viste le controverse disposizioni emanate dai giudici del suo tribunale'.
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