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Il bilancio meteorologico di Unimore del mese di agosto conferma questo mese come un mese “caldo e anomalo”, indice di una “nuova normalità” che si sta affermando anche localmente come conseguenza dei cambiamenti climatici globali.
Presso la stazione storica posta sul torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena, dove l’Università di Modena e Reggio Emilia effettua le sue rilevazioni dal 1830, è stata riscontrata infatti una temperatura media di 27.2 gradi, che eccede di 2.2 gradi la climatologia di riferimento del trentennio 1981-2010. Il dato colloca agosto 2018 sul quarto gradino della scala dei mesi di agosto più caldi della storia.
Quanto alle precipitazioni, il pluviometro di Palazzo Ducale ha raccolto soli 22 mm. “La climatologia – previsa l’esperto Luca Lombroso di Unimore - ci indica che agosto di quest’anno è risultato avere un deficit d’acqua del 57% rispetto alla media 1981-2010”.
Le altre stazioni di rilevazione.
Presso le altre stazioni meteo della rete dell’Osservatorio Geofisico universitario a Modena presso il Campus DIEF, in periferia, si è avuta una temperatura media di 25.9 gradi con 28.0 mm di pioggia caduta e anche a Reggio Emilia al Campus universitario San Lazzaro è stata registrata una temperatura media mensile di 25.9 gradi con 25.7 mm di precipitazioni.
“E’ stato un mese di agosto – commenta il meteorologo Luca Lombroso - senza gli eccessi dell’anno scorso”.
La temperatura massima assoluta si è fermata a 36 gradi nella stazione storica di Piazza Roma a Modena, 36.1°C a Modena Campus DIEF e 36.4°C a Reggio Emilia. “Ma – continua Luca Lombroso – è stato un caldo prolungato, e inatteso rispetto alla media climatica, con ben 23 “giorni caldi” sopra ai 30°C in osservatorio, 26 a Modena Campus DIEF e così pure a Reggio Emilia. Sono invece state solo due le giornate più fresche della media, il 14 e il 26 agosto”.
Redazione Pressa
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