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Al Vallauri di Carpi smartphone come alleato dell'apprendimento

Al Vallauri di Carpi smartphone come alleato dell'apprendimento

L'istituto superiore è l'unico in Italia compreso nel progetto europeo Smart Lesson. Di cosa si tratta e come espanderlo in altre scuole?


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Nell’era digitale, parlare di scuola non può più prescindere dall’uso consapevole della tecnologia. È proprio in questo scenario che nasce Smart Lesson, un progetto europeo ambizioso e innovativo, finanziato nell’ambito del programma Erasmus+, pensato per supportare gli insegnanti nella trasformazione digitale degli ambienti di apprendimento.
Il progetto, della durata di 30 mesi e con un budget di 400.000 euro, ha coinvolto 10 partner in 5 diversi paesi europei, tra cui Italia, Spagna, Grecia, Romania e Lettonia. Di questi 10 partner 5 sono scuole superiori, di cui una italiana, l’Ipsia 'Giancarlo Vallauri' di Carpi, in Provincia di Modena. Italiano anche il capofila del progetto, la società Aretès di Modena.
 

Ma cosa significa, davvero, fare una 'lezione intelligente'?
Immaginate una lezione in cui lo studente non è più un semplice spettatore, ma diventa protagonista attivo. Dove lo smartphone, anziché essere un elemento di distrazione, si trasforma in uno strumento didattico potente e coinvolgente. Questo è il cuore dell’approccio Smart Lesson: una metodologia che sfrutta le tecnologie digitali per rendere l’apprendimento più interattivo, collaborativo, personalizzato e centrato sullo studente.
In particolare, i partner del progetto hanno elaborato la seguente definizione condivisa: “Una Smart Lesson è un approccio metodologico all'insegnamento che sfrutta le tecnologie digitali per migliorare l'esperienza di apprendimento degli studenti, rendendola più interattiva, coinvolgente, sempre aggiornata, collaborativa, personalizzata e centrata sullo studente, facilitando lo sviluppo delle sue competenze digitali e delle competenze chiave per l'apprendimento permanente”.
 

Il cuore della smart lesson: le competenze digitali e per l’apprendimento permanente
Non si tratta solo, quindi, di 'usare il digitale', ma di ripensare l’intera esperienza didattica, rendendola più adatta alle sfide del 21° secolo, dove le competenze digitali e per l’apprendimento permanente sono diventati fondamentali.
La progettazione di una smart lesson inizia con la definizione delle competenze che si vogliono sviluppare negli studenti. Per quanto riguarda le competenze da cui partire, il progetto Smart Lesson ha preso come riferimento due framework europei:
-il Digital Competence Framework for Citizens - DigComp - e il DigCompEdu (Digital Competence Framework for Educators);
-le Competenze chiave per l'apprendimento permanente.
Ogni smart lesson deve avere, quindi, l’obiettivo di potenziare e impattare, oltreché sulle competenze tecniche degli studenti, legate alla specifica materia di insegnamento, anche sulle competenze digitali e trasversali, legate al Lifelong Learning.
 

Come sviluppare una smart lesson?
Per supportare i docenti nell’ideazione e sviluppo di una smart lesson i partner di progetto hanno messo a punto una serie di linee guida e strumenti che sono stati poi testati direttamente con gli studenti.
In particolare, dal sito web di progetto, è possibile scaricare:
-Le linee guida metodologiche che forniscono un quadro teorico di riferimento, l’approccio metodologico e gli strumenti pratici e operativi per progettare una lezione intelligente;
-Un catalogo di smart lesson riguardanti diverse discipline, sviluppate e testate nelle scuole dei diversi paesi partner;
-Un catalogo di buone pratiche relative all’uso del digitale nella didattica;
-Una piattaforma Moodle, in cui è possibile creare la propria lezione e usare gli strumenti di valutazione sviluppati dal progetto per valutare le competenze acquisite dagli studenti.
La fase di test del metodo smart lesson ha coinvolto: 5 scuole in 5 diversi paesi europei, 545 studenti, 45 insegnanti formati e attivamente coinvolti.
Il progetto ha dato vita a una vera e propria community educativa internazionale, pronta a sperimentare, condividere buone pratiche e costruire insieme il futuro della didattica.
I partner di progetto, a seguito della sperimentazione dell’approccio smart lesson, hanno sviluppato anche alcune raccomandazioni finali che includono, per ciascuna delle aree di competenza del quadro di riferimento DigiComp le azioni più efficaci e prioritarie da adottare, con l’obiettivo di offrire a docenti e formatori una guida chiara, operativa e fondata sull’esperienza.
 

Le principali raccomandazioni riguardano:
-Digital Competences – Area Safety
La sicurezza digitale non è solo questione tecnica: è educazione alla cittadinanza digitale.
Serve a rendere gli studenti consapevoli dei rischi, responsabili nelle scelte online e capaci di proteggere se stessi e gli altri.
-Digital Competences – Area Information and Data Literacy
Saper cercare, analizzare e interpretare informazioni è il cuore della cittadinanza digitale. Insegnare a valutare criticamente le fonti è oggi una priorità assoluta.
-Digital Competences – Area Communication and Collaboration
La collaborazione digitale non è solo lavorare insieme online, ma è soprattutto farlo in modo strutturato, inclusivo e significativo. Simulazioni e ruoli chiari rafforzano competenze reali.
-Digital Competences – Area Digital Content Creation
Creare contenuti digitali significa produrre valore, non solo replicare informazioni. È una leva per stimolare creatività, partecipazione e senso di responsabilità.
-Digital Competences – Area Problem Solving
Risolvere problemi sviluppa autonomia, pensiero critico e resilienza. Farlo con gli strumenti e le competenze digitali significa farlo in modo più rapido e preciso. Quest’Area è quella che sviluppa la competenza che prepara più di altre alla vita reale.
-Lifelong Learning Competences
Apprendere per tutta la vita significa coltivare l’autonomia, la riflessione e la capacità di adattarsi. La scuola deve allenare lo studente a diventare il protagonista del proprio percorso.
-Smart Lesson
La Smart Lesson è il contenitore dinamico di tutto questo: una lezione finalizzata, digitale, partecipativa e centrata sulle competenze. Il suo valore sta nella coerenza tra contenuti, strumenti e valutazione.
Il progetto Smart Lesson dimostra che la tecnologia non deve essere temuta, ma compresa, guidata e integrata con intelligenza. Insegnare con lo smartphone? Sì, ma con metodo, obiettivi chiari e una visione educativa forte. Perché una scuola davvero innovativa non è quella che usa più tecnologia, ma quella che sa usarla meglio, al servizio delle nuove generazioni.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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