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La potente esplosione di una stella supergigante è stata osservata per la prima volta il 18 maggio alle 19:30. La stella, che con la sua esplosione si è trasformata in una supernova, è diventata rapidamente più luminosa del nucleo della galassia a cui appartiene, indicata nei cataloghi stellari come M101. Astronomi ed amatori di tutto il mondo hanno iniziato subito a monitorarla, ed anche a Modena sono numerosi gli astrofotografi che la stanno riprendendo.
Sopra una foto di come è apparsa la galassia fotografata da Cognento il 22 maggio (per fotografare le stelle il cielo deve essere sereno, e la prima serata disponibile a Modena è stata il 22). La freccia in giallo indica la supernova, SN2023ixf (foto di Aldo Zanetti).
Per gli appassionati di fenomeni celesti, la galassia M101 si trova nella costellazione dell’Orsa Maggiore, ben alta nel cielo di Modena in questo periodo.
Cos’è una supernova?
Quando una stella molto grande e massiccia, una supergigante, giunge al termine della sua esistenza, finisce il combustibile nucleare che le ha permesso di tenersi in equilibrio con la gravità che la comprime. In quel momento la stella è composta principalmente di ferro, e non riuscendo a trasformare il ferro in elementi più pesanti di colpo collassa. Il materiale che cade verso l'interno rimbalza sul nucleo che si restringe, creando onde d'urto che spingono verso l'esterno e fanno a pezzi la supergigante in un'esplosione titanica. Quando queste stelle esplodono lasciano dietro di sé una stella di neutroni o un buco nero, il minuscolo residuo di una vita vissuta alla grande.
Questo è esattamente quanto è accaduto a una stella di M101, che dista dalla terra circa 19 milioni di anni luce. Quindi l’esplosione è avvenuta 19 milioni di anni fa, e la luce della stella morente arriva ora sul nostro pianeta.
L’esplosione di una supernova è un fenomeno abbastanza comune, ma la luminosità di SN2023ixf la pone fra le 10 supernove più brillanti degli ultimi 50 anni, per cui è già osservabile con un normale telescopio amatoriale, e se dovesse crescere ancora (cosa molto probabile dato il tipo di esplosione) presto sarà visibile anche con un semplice binocolo.
Redazione Pressa
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