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Il 13 ottobre 2019 è stato effettuato con successo il primo trapianto di midollo osseo in Paraguay: una bambina di 4 anni che ha nel fratellino di 2 anni il proprio fratello genetico altamente compatibile. Il primo trapianto di una lista destinata a diventare sempre più lunga. E' questo il primo importantissimo risultato del Progetto di Cooperazione Internazionale Un Ponte per la Vita Italia Paraguay.
Si tratta di un progetto di cooperazione internazionale di Aseop, in sinergia con il reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena e con i partner locali, che ha l’obiettivo di diffondere il progresso scientifico per garantire la cura ed il diritto alla salute dei piccoli pazienti che vivono il dramma della malattia oncologica nei paesi dell’America Latina e che in tal modo possono essere curati presso l’Ospedale Generale Pediatrico “Ninos de Acosta Nu” di Asuncion in Paraguay.
Il progetto iniziato nell’anno 1999 ha visto Aseop impegnata in un importante percorso di organizzazione di un servizio di oncoematologia pediatrica presso l’ospedale. Oltre a ciò si è fatta carico delle procedure affinchè il servizio di cura di oncoematologia pediatrica diventasse di tipo pubblico in un contesto dove esisteva solamente il privato a scapito della vita di tanti bambini. Il Reparto è diventato nel tempo un centro di riferimento per tutta l’America Latina per la cura delle patologie tumorali e non del sangue a livello pediatrico. Grazie all’impegno del Governo Paraguaiano e ad ASEOP, attraverso la vicinanza di stakeholder privati e pubblici in Italia come ad esempio il Comune di Modena e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la struttura di cura d'oltreoceano ha allargato i propri spazi passando da 8 letti di degenza a 30 fra cui 4 camere sterili oltre a continuare nel percorso di formazione ed aggiornamento del proprio personale.
Negli anni l’indice di guarigione è passata dal 30 al 70% vedendo una diminuzione sostanziale dei decessi causati dalla malattia.
Il 13 ottobre 2019 è dunque una data che rimarrà incisa in modo permanente sulle pietre del Ponte per la Vita: il primo trapianto allogenico in Paraguay grazie ad Aseop e al Comitato Maria Letizia Verga. Un percorso che è continuato il 22 novembre, con il secondo trapianto e che continuerà con tante altre nuove sfide e nuove vite
Aseop ha festeggiato questo particolare momento insieme a tutti coloro che hanno tracciato la storia del progetto. All'incontro erano presenti tra gli altri Giuliano Barbolini, ex sindaco di Modena, Attilio Rovelli, responsabile del Dipartimento di trapiantologia del reparto di Oncoematologia pediatrica della Fondazione MBBM di Monza, Valentino Conter, Marta Verna, Paolo Paolucci, che seguì il progetto quando rivestiva i ruolo di direttore del reparto di Oncoematologia del Policlinico di Modena, Massimo Dominici per conto del rettore dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Elda Longhitano dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena, Debora Ferrari, assessore alla Cooperazione Internazionale della Provincia di Modena, Stefano Rimini della Regione Emilia Romagna e il responsabile degli Ospedali del Ministero della Salute e del Benestare del Paraguay Julio Cesar Borba Vargas e la ex ambasciatrice del Paraguay in Italia Lilia Maria Romero Azar che ha dato grande impulso al progetto. Nell’occasione è stato siglato il protocollo di intesa fra Aseop ed il Ministero della Salute e del Benestare del Paraguay che garantisce la copertura economica dell’attività di trapianto di midollo osseo e l’approvvigionamento dei farmaci indispensabili nelle fasi pre e post trapianto. Insieme al presidente Erio Bagni ha condotto la mattina Rita Malavolòta in qualità di project manager per l’Aseop.
Redazione Pressa
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