
Serata di confronto e costruttivo scontro che ancor prima di iniziare un risultato lo aveva già ottenuto: la convocazione degli organizzatori dal prefetto e l'impegno di quest'ultimo ad avere all'interno del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, quando l'ordine del giorno ci sono i temi della sicurezza e della scuola, anche di una rappresentanza dei consigli di istituto.
Del resto, serata basata soprattutto su un botta e risposta generato dagli interventi e delle domande del pubblico. Toccanti le testimonianze e le richieste di interventi più incisivi da parte della platea. Dalla madre di Jonathan, ragazzo accoltellato nel gennaio scorso su un bus da un coetaneo, per 20 euro, alla mamma di una ragazza accerchiata da un gruppo di giovani rapinata della borsa nei pressi della stazione, e che temeva per la sua incolumità fisica.
Dalla platea i genitori contestano il presunto immobilismo delle istituzioni di fronte all'azione di gruppi di giovani criminali conosciuti. Sia stranieri che italiani sia giovani di seconda generazione. Sarebbero infatti una cinquantina i giovani segnalati e denunciati per reati di varia natura, capaci di terrorizzare ogni giorno, perché liberi di circolare, tanti giovani.
'Siamo profondamente amareggiati' - afferma una madre 'delle non risposte che ci avete dato. Parliamo di delinquenti che non vengono nemmeno a scuola e ci mettiamo a parlare di psicologo'
'Siete solo capaci di fare domande ma non ho sentito nessuna proposta, mi faccia una proposta mi faccia una proposta e sono pronta ad ascoltarla!', afferma e risponde Massimo Mezzetti. Un risposta che non piace e che riempie di mugugni la platea pronta a rispedire al mittente. Il sindaco viene accusato di essere arrogante.Sono quasi le 23 quando arriva lo stop agli interventi e il microfono passa per la chiusura al sindaco Massimo Mezzetti. 'Cercheremo di mettere in campo tutti gli strumenti possibili in mano al comune. L'esperienza dell'educatore al Barozzi funziona faremo in modo di estenderla e di mettere altre risorse, ma ognuno deve fare la propria parte. L'impegno è di ritrovarci o di nuovo qui o al tavolo del prefetto per riaggiornarci sulla situazione. Oggi io ho imparato molto ascoltandomi e voi dovete essere orgogliosi di avere ottenuto il risultato di partecipare al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e riaggiornare col prefetto la situazione tra due mesi. Ci vedremo lì'Soddisfatti della partecipazione e del confronto gli organizzatori referenti dei consigli di istituto che hanno voluto l'incontro.
'Crediamo che da questa sera sia emersa chiaramente la distanza che c'è tra il mondo scolastico e delle famiglie e le istituzioni. Siamo stati convocati dal prefetto, in vista di questo incontro. Se non fosse stato per noi chissà quando ci sarebbe stato un incontro simile. Auspichiamo che sia solo l'inizio di una serie e che ci sia un maggiore coinvolgimento anche dei dirigenti scolastici che purtroppo questa sera rappresentano gli assenti' - afferma il presidente del consiglio d'istituto Chiara Costetti.Gi.Ga.