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Stop morti sul lavoro! E' il messaggio che aoggi pomeriggio ha accompagnato la mobilitazione indetta da Cgil Cisl Uil di Modena dopo 2 infortuni mortali nella provincia di Modena solo nel mese di ottobre e la catena di morti e infortuni nel mese di agosto.
Sciopero generale di tutte le categorie e di tutti i settori (salvo i servizi essenziali interessati dalla Legge 146) per le ultime due ore lavorative e presidio di lavoratori davanti alla sede della prefettura di Modena a partire dalle ore 16 su in viale Martiri della Libertà interdetto alla circolazione
“A fianco della ripresa economica, ci deve essere una ripresa sociale a partire dai due diritti fondamentali, la salute ed il lavoro – affermano Manuela Gozzi segretaria Cgil Modena, Domenico Chiatto segreteria Cisl Emilia Centrale, Luigi Tollari segretario Uil Modena e Reggio Emilia - Basta parole, senza sicurezza non si lavora! Bisogna affrontare definitivamente questa emergenza nazionale: servono soldi, investimenti, formazione, ma soprattutto aumentare i controlli.
E serve mettere al centro la salute e la dignità delle persone, non il profitto”.
Nel video le loro dichiarazioni
Cgil Cisl Uil sottolineano come 'siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sia a livello nazionale che sul nostro territorio: nei primi 8 mesi del 2021 c’è stato un aumento delle denunce di infortuni sul lavoro rispetto allo stesso periodo del 2020 pari al +11,8% a livello regionale ed a +17% sul territorio modenese, con quasi 9.000 infortuni, alcuni dei quali mortali'
Il susseguirsi di incidenti sul lavoro, non può più essere tollerato. Cgil Cisl e Uil denunciano il rischio che la fretta di far ripartire l’economia si traduca nel mancato rispetto delle norme di sicurezza, con il conseguente costo di vite umane, vite spezzate che non fanno ritorno a casa dopo il lavoro.
Da troppi anni, ormai, i sindacati denunciano il mancato investimento in sicurezza, in formazione, in attività ispettive, in una parola: prevenzione! Il rischio è che la sicurezza sia vissuta più come costo che come valorizzazione del lavoro e della sua dignità.
I sindacati ribadiscono che la sicurezza sul lavoro è una priorità e la difesa della salute delle persone nei luoghi di lavoro deve essere un obiettivo imprescindibile, a partire dalle aziende fino a tutti gli organi competenti.
“Riconosciamo il buon lavoro degli organi ispettivi nell’accertamento delle responsabilità – proseguono Gozzi, Chiatto e Tollari - ma le risorse disponibili, umane ed economiche sono insufficienti! Chiediamo che tutte le parti in causa comprese le istituzioni e le associazioni di rappresentanza aziendali si facciano carico della necessità di investimenti e di un cambiamento anche culturale, che rimetta al centro la sicurezza e la tutela della salute”.
I rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal Prefetto al quale hanno chiesto la convocazione di un tavolo provinciale permanente, con la presenza delle istituzioni, degli amministratori locali dell’ispettorato del lavoro, dell’Inail e delle associazioni datoriali, che ricerchi soluzioni condivise per porre un freno a questa vera e propria mattanza, che metta al centro il rispetto delle regole e della sicurezza sul lavoro.
Cgil Cisl e Uil hanno annunciato di chiedere anche incontri con i segretari dei partiti politici e con gli amministratori del territorio, con i consiglieri regionali e con i rappresentanti modenesi alla Camera e al Senato per porre l’attenzione sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nella foto, la manifestazione sindacale nei pressi della sede della prefettura di Modena in viale Martiri della Libertà a Modena
Redazione Pressa
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