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Una simbolica cerimonia funebre, quella organizzata dal Comitato Verde Brillante di Modena la quindicina di alberi abbattuti nei giorni scorsi in piazzale Riccò, davanti alla chiesa Sant’Agnese. Un intervento giustificato dal Comune con il pessimo stato di salute e strutturale degli esemplari ad alto fusto. Più di 30 quelli esaminati, di cui per 15 la sentenza è risultata definitiva. 'Entro l’autunno nel giardino di piazza Riccò saranno messi a dimora 24 nuovi alberi, in sostituzione delle 15 piante che il Comune è stato costretto a tagliare per motivi di sicurezza. Il referto delle indagini condotte dai periti durante la passata consiliatura, infatti, non ha lasciato altre possibilità. Delle 32 alberature indagate, solo 17 sono risultate compatibili con il loro mantenimento, mentre 15 erano assolutamente da abbattere.
Questo per prevenire crolli come quello avvenuto nel maggio del 2023 quando, fortunatamente senza fare danni, un bagolaro, apparentemente sano, è caduto a causa di un patogeno particolarmente aggressivo che attacca le radici: il Ganoderma' - aveva affermato il Comune nei giorni scorsi.
I rappresentanti del comitato e alcune decine di cittadini hanno organizzato il presidio nell'area transennata e coperta alla vista.
Quella però che da un'immagine dall'alto non lascia spazio a dubbi rispetto alle devastazione interna.
Il comitato che si batte per la tutela del verde pubblico lamenta non solo la radicalità dell'intervento ma anche il fatto che il che il Comune che lo ha disposto, nella passata amministrazione, non sia stato comunicato ai cittadini.
Dei quindici alberi abbattuti, tutti ad alto fusto e di una sessantina di anni, sono stati letti i nomi scientifici, l’altezza e il diametro. Per riuscire a riottenere piante così alte dovranno passare decenni e i cittadini del quartiere che hanno partecipato spontaneamente alla manifestazione, si dicono ora preoccupati della mancanza di ombra in uno dei pochi spazi verdi del quartiere. Il comitato si appella al sindaco, chiedendo che da ora in avanti vi sia una maggiore attenzione al verde pubblico.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>