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I modenesi più attenti ne avranno forse già avvistato qualcuno, perché proprio in questi giorni la nuova campagna di sensibilizzazione per la raccolta degli oli alimentari ha cominciato a circolare per la città.
A portare per le strade il messaggio sono i camion per la raccolta dei rifiuti di Hera, sulle cui fiancate campeggia, in campo azzurro, l’invito a conferire correttamente questo particolare rifiuto, che tanti danni può provocare se gestito in modo non corretto. L'incentivo non è certo quello di agevolazioni o sconti in bolletta ma un richiamo seppur importante ad una maggiore sostenibilità nello smaltimento del rifiuti. Che in questo caso si traduce, come nel conferimento all'inceneritore della plastica differenziata, in un vantaggio per Hera, garantito da uno sforzo ulteriore nella differenziazione dei prodotti chiesto ai cittadini.
L’accordo fra Eni e Hera per trasformare l’olio in bio-diesel per i camion dei rifiuti di Modena
Grazie ad un accordo siglato tra Hera ed Eni, gli oli raccolti nei territori serviti dalla multiutility emiliano-romagnola vengono infatti trasmessi alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera (primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria), dove vengono trasformati nella componente green diesel, che costituisce il 15% dell’Eni Diesel+.
Ed è proprio questo carburante ad essere utilizzato dai mezzi in servizio per la raccolta dei rifiuti sotto la Ghirlandina, chiudendo in maniera virtuosa questo circuito dell’economia circolare.
La raccolta degli oli alimentari in numeri
Una sempre maggiore e migliore raccolta differenziata passa anche dalla separazione di materie che sono meno nelle abitudini acquisite dagli utenti, come carta, plastica e vetro. Proprio per questo Hera sta investendo così tanto su rifiuti come l’olio, o i rifiuti organici, che hanno ancora in sé tanto valore residuo.
Per promuovere il corretto conferimento degli oli, nel comune di Modena quest’anno è stato raddoppiato il numero delle colonnine di conferimento, che oggi assommano a 41: una scelta per rendere più comoda e capillare la raccolta di questo rifiuto, che può anche essere portato presso le stazioni ecologiche Hera.
L’obiettivo è ambizioso ma – grazie alla collaborazione dei cittadini – raggiungibile: passare dalle 52 tonnellate di oli vegetali complessivamente conferiti nel 2018 a oltre 65 nel 2019.
Così si potrà aiutare il pianeta in due modi: sia diminuendo l’impatto ambientale della raccolta dei rifiuti, sia limitando gli errati conferimenti di questo rifiuto dannosissimo per le tubature di casa – se gettato nei sanitari - e per l’ecosistema (un solo chilo di olio può distribuirsi fino a ricoprire una superficie di 1.000 mq di acqua, impedendone l’ossigenazione a scapito della vita acquatica).