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'Noi ci aspettiamo che in autunno questa patologia non scomparirà, rimarrà endemica, senza picchi così evidenti ma con i picchi che normalmente potrebbe avere anche una normale influenza stagionale'. Lo prevedeva nel maggio del 2021 il Direttore Sanitario del Policlinico di Modena, a margine di un incontro stampa, su nostra domanda sugli scenari che, dopo i drammatici picchi della curva di contagi e di ricoveri dell'inverno e una situazione primaverile estiva che stava allentando la pressione sulle strutture ospedaliere, erano previsti per l'autunno e l'inverno. Una risposta, quella del direttore che, ora che l'autunno è arrivato, si sta prospettando come assolutamente azzeccata. Non solo rispetto agli effetti della vaccinazione, sul fronte della riduzione delle ospedalizzazioni, ma anche sugli effetti del covid nel lungo periodo, per chi il covid lo ha avuto.
Una frontiera per buona parte ancora sconosciuta anche oggi e tanto più allora, frontiera dove gli studi e le analisi forniscono quotidianamente dati scientifici utili, inseriti nei modelli predittivi delle strutture sanitarie (oggetto in parte anche di quell'incontro stampa del maggio scorso), per dare una risposta sempre più mirata ed efficace, sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista dell'organizzazione delle strutture sanitarie ed ospedaliere; strutture che oltre alla gestione del Covid, dovranno continuare a fornire risposte ai non-covid. Una risposta, quella del direttore, che prospettò come definita anche la necessità di procedere con una terza dose per il personale sanitario, buona parte del quale, alle porte dell'estate, aveva già ricevuto la seconda dose.
'Questa è una patologia che prima non c'era, ci sarà e dovremo strutturarci per seguire anche in follow-up tutti quelli pazienti che hanno avuto complicanze post-covid e che andranno seguite nel tempo, insieme ovviamente a tutte le persone che, fuori da questi gruppi, continueranno ad affluire in ospedale' - affermava sei mesi fa il direttore Sircana a La Pressa. 'Per questo dobbiamo continuare a vaccinare, anche perché dovremo riprendere con le vaccinazioni degli operatori e di tutti gli altri'
Una situazione, quella prospettata sei mesi fa che, appunto, sembra riflettersi oggi, in una curva dei ricoveri che dalla metà di ottobre ha ripreso la sua corsa verso l'alto ma, grazie all'effetto dei vaccini nella riduzione degli effetti gravi del covid, non con quella intensità registrata un anno fa. Uno scenario, quello attuale, che come previsto sta facendo i conti anche con gli effetti del long covid, su una parte di chi covid lo ha avuto e lo ha superato e che predeve, come detto sei mesi fa, il proseguio delle vaccinazioni con terse dosi, a partire dalle categorie a rishio e al personale sanitario.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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