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“Non dobbiamo dimenticare chi ha perso la vita mentre manifestava per il lavoro e per i diritti, lasciandoci un’eredità che trova le basi anche nei valori della democrazia e della libertà, da cui non si può prescindere, che caratterizzano la Costituzione italiana”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione della cerimonia commemorativa del 71° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena che si è svolta nella mattinata di oggi nell’area dell’ex stabilimento in zona Crocetta.
Il sindaco ha partecipato alla commemorazione con il gonfalone della città e ha deposto al cippo che ricorda la strage una corona d’alloro con il nastro gialloblu e la scritta “Il Comune di Modena nel 71° Anniversario”. “Nel pomeriggio dopo l’eccidio – ha detto inoltre Muzzarelli – in migliaia si radunarono in piazza Roma, e, così come ai funerali, commozione, rabbia e dolore non sfociarono in violenze, ma in una ferma prova di coscienza e unità”.
Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei.
L’iniziativa, che si è svolta nel rispetto delle misure contro la diffusione del Coronavirus, è stata organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per ricordare i sei operai che persero la vita sotto il fuoco della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del lavoro nel 1950 contro i licenziamenti decisi dalla direzione aziendale. I sei operai erano Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, mentre altre 200 persone rimasero ferite.
Redazione Pressa
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