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Ferrari, la 12Cilindri riscrive il concetto di Gran Turismo
La Pressa
Presentata lo scorso maggio a Miami in America, è l'erede delle Gran Turismo Ferrari degli anni '50 e 60', che univano prestazioni e abitabilità
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Sembra arrivata dal futuro la Ferrari 12Cilindri. A Maranello ha richiesto 4 anni di lavoro, e dal frontale all'aerodinamica è una sintesi di meccanica, estetica ed innovazione. Presentata lo scorso maggio a Miami in America, è l'erede delle Gran Turismo Ferrari degli anni '50 e 60', che univano prestazioni e abitabilità. Ma qui si riscrive il concetto di Gran Turismo in Gran Turismo supersportiva, con l'obiettivo di aprire un nuovo corso.
Scopriamola meglio. All'anteriore batte una storia che Maranello su questo tipo di motori conoscono bene dal 1947: il motore è un 12 cilindri, 6.5 di cilindrata con 830 cv a 9500giri, in grado di passare da 0 a 100kmh in soli 2.9 secondi. Attraverso materiali speciali sia per il motore che per il telaio, la 12Cilindri pesa in tutto 1560 kg. Certo è veloce. Ma qui non si tratta di velocità, ma del come ci si arriva, con l'80per cento della coppia già disponibile a 2500giri. La trazione è posteriore, senza dimenticare che è una Gran Turismo, e quindi massimo comfort per 2 persone, con il rombo del V12 discreto, quasi impercettibile alle velocità da Codice. Nella prova su strada, la 12cilindri è a suo agio anche per i tornanti più stretti e le salite sulle colline di Castello di Serravalle nel bolognese, questo grazie alle quattro ruote sterzanti indipendenti, mentre il motore aspirato di Maranello si lascia guidare vantando al tempo stesso massime prestazioni e risposte immediate. Al posteriore c'è la caratteristica degli alettoni con la doppia funzione estetica ed aerodinamica. Si alzano in base alla velocità per dare più aderenza al posteriore. Integrato nel lunotto c'è una fibra per le luci dei freni. Passando all'anteriore, nel cofano lungo è integrato il parafango. In Ferrari chiamano questo sistema 'cofango'. Un altro cambio stilistico adottato a Maranello è nel frontale con una fascia dall'alta personalità e dall'aspetto fantascientifico ispirato allo “Space age design”, e non più con i tradizionali fari a forma di occhio a cui siamo abituati. Dall'esterno passando all'interno, spicca la coerenza fra le linee della carrozzeria e quelle dell'abitacolo. Essenziali i controlli, ridotti i pulsanti fisici sul volante sostituiti in prevalenza da quelli a sfioramento, come su tutti i modelli di gamma più recenti. La plancia è pulita; il display centrale è touch screen. Massima l'efficienza, anche su emissioni e consumi nei percorsi urbani ed extraurbani. In listino a partire da 395mila euro.
Marco Amendola
Marco Amendola
Marco Amendola. Formazione Dams Cinema presso Università di Bologna. Giornalista videomaker nel settore informazione e media, si occupa di attualità, automobilismo e approfondimenti di cos..
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