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Una ha motore ibrido ed una ha guida autonoma, M24-LH e M24-DL. Sono due prototipi di auto da competizione da strada correranno nelle gare del Campionato di Formula Student 2024, in programma tra fine luglio e settembre.
Presso la sede del Tecnopolo, in via Vivarelli, a Modena, abbiamo seguito la presentazione delle due auto, completamente progettate e realizzata dal team di studenti e docenti Unimore. Non solo per gareggiare. La competizione diventa lo strumento, il mezzo, l'obiettivo per potere formulare nuove soluzioni tecnologiche capaci poi di trasferirsi nei campi della ricerca e e dell'automotive che sicuramente andranno costituire la futura professioni degli studenti.
Il prototipo ibrido, M24-LH, eredita i punti di forza e l'esperienza che il team si è costruito con le vetture dei precedenti anni.
Il prototipo è una diretta evoluzione di quello della stagione passata, basato su un telaio monoscocca in fibra di carbonio dal peso complessivo di 19 kg ottimizzato per accogliere tutti gli altri sottosistemi, partendo da un motore a combustione custom di cilindrata 708cc alimentato a biocombustibile (etanolo E85), un pacchetto aerodinamico completamente realizzato in carbonio che genera, a 100 km/h, 210 kg di downforce, e un sistema sospensivo con un sistema push-rod al posteriore e pull-rod all'anteriore completamente regolabili. La vettura scende in pista per confermare gli ottimi risultati della stagione precedente, tra cui la vittoria della classifica generale nell’evento di Formula Student UK sul circuito di Silverstone dove il team si è distinto anche assicurandosi il premio “Most Sustainable Fuel” grazie al progetto per lo sviluppo del biocombustibile portato avanti assieme ai docenti del Dipartimento di Scienze dalla Vita.
Il fulcro del nuovo progetto ibrido si basa sull'integrazione del già presente powertrain termico con un drivetrain elettrico, costituito da due motori elettrici implementati nel gruppo ruota anteriore. La potenza dell'intero sistema ibrido supera i 100 CV per un peso complessivo della vettura di circa 220 kg. Questa innovazione risponde alla crescente domanda del mercato in merito alle soluzioni per la decarbonizzazione sviluppando soluzioni in ambito di elettrificazione e sviluppo di combustibili alternativi, valorizzando soprattutto la costante voglia di apprendere degli studenti partecipanti, che insieme ai professori referenti e alle aziende del territorio accolgono questa sfida volta alla ricerca e all’innovazione.
La vettura a guida autonoma, M24-DL, con un peso di 260 kg, monta un motore Suzuki GSX-R600 con scarico e aspirazione riprogettati dagli studenti per trarre il massimo vantaggio dal propulsore. I membri del team hanno inoltre realizzato una monoscocca in fibra di carbonio con la tecnologia “cut and fold”, che fornisce alla vettura un telaio semplice nelle forme ma molto leggero e resistente. Il prototipo è dotato di diversi sensori che, insieme al software interamente sviluppato dal team, gli permette di muoversi agilmente sul circuito di gara in totale autonomia. I sensori principali sono un Lidar, che permette di individuare distanza e posizione dei coni (che delimitano il tracciato), due camere a 180° che riconoscono il colore dei coni (quindi lato destro e sinistro del tracciato) e un IMU, che comprende un accelerometro, un GPS e un giroscopio. Da sottolineare come a partire dal prossimo anno la vettura driverless sarà la base per lo sviluppo di una vettura autonoma completamente elettrica.
La guida autonoma rappresenta il futuro della mobilità. Questo progetto permette agli studenti che decidono di farne parte di vivere le sfide legate a questo tema, proponendo nuove soluzioni per contribuire all’innovazione del settore.
MMR – More Modena Racing, il team di Formula Student di Unimore, è nato nel 2003 dalla passione di alcuni studenti per il mondo Automotive e Motorsport, celebrando lo scorso anno il 20° anniversario, costellato di successi e traguardi raggiunti.
MMR oggi è organizzato in due team: Hybrid e Driverless, con lo scopo di mettere alla prova le capacità di progettazione degli studenti e la velocità, l'efficienza e l'affidabilità delle vetture da essi sviluppate.
Conta oltre 200 membri, provenienti da diversi dipartimenti dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia: il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, il Dipartimento di Economia “Marco Biagi”, il Dipartimento di Comunicazione ed Economia, il Dipartimento di Scienze Fisiche Informatiche e Matematiche ed il Dipartimento di Scienze della Vita, uniti tutti dalla passione e dall'ambizione di mettere in pratica le competenze acquisite durante il proprio percorso di studi.
Sia il team Hybrid che il team Driverless hanno una propria struttura gerarchica organizzata in modo efficiente per massimizzare le prestazioni e la sinergia tra i membri. A coordinare tutte le operazioni sono i Team Leader Beatrice Terzo e Luca Pascali rispettivamente per il team Hybrid e Driverless, figure chiave che hanno la responsabilità generale della gestione e del coordinamento delle attività dei team.
Nel Team Hybrid, Lorenzo Marrone assume il ruolo di CTO (Chief Technical Officer), così come Lorenzo Di Massimo per il Team Driverless.
I vari membri sono organizzati in divisioni che rappresentano le diverse aree funzionali che compongono il team. Le divisioni sono guidate dai Division Leader, che hanno la responsabilità di coordinare e supervisionare le attività all'interno della propria divisione, assicurandosi che gli obiettivi siano raggiunti e che le risorse siano utilizzate in modo efficace. Inoltre, lavorano a stretto contatto con il Team Leader e i Direttori Tecnici per garantire un flusso di lavoro armonioso e l'integrazione delle diverse competenze e specializzazioni.
“È sempre una grande soddisfazione vedere ripagati i sacrifici che i nostri studenti hanno fatto negli ultimi mesi e che li hanno portati al completamento dei due prototipi che careggeranno in questa stagione. È il primo passo di un percorso che sarà ancora lungo: ora arrivano le competizioni dove siamo chiamati a confermare gli ottimi risultati delle stagioni precedenti. Sappiamo che non sarà facile ma siamo comunque consapevoli che un primo grande successo è già stato ottenuto” - commentano i Faculty Advisor del Progetto Prof. Matteo Giacopini e Prof. Alberto Vergnano.
A testimonianza del valore formativo dell’iniziativa la presentazione delle vetture dei team MMR è stata accompagnata anche dalla presenza degli studenti e della vettura del team indiano dell’Indian Institute of Technology di Bombay - IIT Bombay Racing, che nelle ultime tre settimane sono stati ospitati all’interno dei locali del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, dove hanno avuto modo di ultimare il loro prototipo, in modo da poter partecipare insieme al team MMR-Hybrid alla prossima gara del 22-25 luglio presso il circuito Red Bull Ring di Spielberg, Austria.